La Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha indirizzato ai ministeri competenti (MEF, MIT, Ministero delle imprese e del Made in Italy) il proprio position paper sulla Taxonomy Regulation, il regolamento dell'UE che che è entrato in vigore il 12 luglio 2020 e che mira a disciplinare la definizione “green” dei settori economici e dei relativi investimenti e finanziamenti attraverso un set di regole e criteri di eligibilità (Technical Screening Criteria). Specificando che in tale contesto lo shipping è stato definito un “settore transizionale” con criteri temporanei validi fino al 2025, e che, tra questi, uno dei principali e condizionanti è rappresentato dal fatto che le navi non devono essere destinate al trasporto di fossil fuel, Confitarma ha segnalato ai ministeri «che tale criterio stride con la natura “transizionale” attribuita al settore, e che frequentemente non è l'armatore a determinare l'utilizzo della nave con riferimento al carico trasportato, bensì l'operatore e, pertanto, esso non può, in quanto proprietario dell'asset, essere danneggiato per volontà non proprie».
Nel position paper la Confederazione ha evidenziato anche l'assenza, ritenuta incongruente ed ingiustificata, delle crociere dal futuro secondo atto delegato, proposto un anno fa dalla Commissione Europea. «Ciò - ha rilevato Confitarma - appare un controsenso alla luce del fatto che il settore crociere è, invece, incluso e disciplinato nell'ambito del primo atto delegato relativo ai primi due obiettivi ambientali (mitigation e adaptation)».
Confitarma ha reso noto di aver costituito uno specifico gruppo di lavoro dedicato alla disciplina della tassonomia coinvolgendo tutti gli stakeholder, inclusi i principali gruppi bancari, CDP, SACE, ed i rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze.