Ieri la nave Zhenhua 23 del produttore cinese di mezzi di sollevamento ZPMC è giunta nel porto di Gioia Tauro dove consegnerà tre gru ship-to-shore per il container terminal Medcenter Container Terminal della Terminal Investment Limited (TIL), società del gruppo MSC. La nave è partita dal porto di Yangshan lo scorso 14 dicembre e ha dovuto circumnavigare l'Africa perché le gru a bordo erano troppo alte per poter attraversare il canale di Suez.
Le nuove gru hanno uno sbraccio di 72 metri, un'altezza di sollevamento di 54 metri e possono operare su portacontainer della capacità di 24mila teu. Le operazioni di sbarco dei mezzi di sollevamento richiederanno circa dieci giorni e saranno seguite da una fase di test che durerà alcune settimane.
Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ha evidenziato come questo «equipment sia fondamentale per lo sviluppo dell'operatività portuale. Il terminalista MCT - ha specificato - sta rispettando il piano di investimenti presentato in occasione del suo insediamento. Oggi, con l'arrivo di altre tre gantry cranes, vediamo concretizzarsi l'attenzione che la Medcenter Container Terminal ha rivolto e continua a rivolgere al nostro porto. Gioia Tauro è uno scalo portuale perfettamente attrezzato e infrastrutturato, ora, necessariamente e insieme agli sforzi già fatti per ammodernamento dell'equipment, in pieno accordo coi due terminalisti del porto (MCT e Automar Spa), sarà rivolta grande attenzione al capitale umano e alla forza lavoro, attraverso mirate iniziative che daranno centralità alla sicurezza delle operazioni portuali. Allo stesso tempo - ha aggiunto Agostinelli - noi crediamo che i futuri sforzi, di concerto con il commissario Zes, Giuseppe Romano, debbano essere, altresì, rivolti allo sviluppo concreto della Zona Economica Speciale della Calabria, per permettere la tanto attesa apertura dei contenitori nelle aree retroportuali, attraverso l'insediamento di imprese commerciali di settore».