Eukor, uno dei principali vettori marittimi mondiali del
segmento del trasporto di autoveicoli, ha annunciato oggi la
decisione, già assunta da primari carrier di diversi settori
dello shipping, di cancellare i transiti delle proprie navi garage
nell'area meridionale del Mar Rosso, regione in cui nelle ultime
settimane si sono susseguiti attacchi alle navi attribuiti per la
quasi totalità ai miliziani Houthi e attuati con l'impiego di
imbarcazioni con uomini armati a bordo e con il lancio di droni e
missili dall'area dello Yemen da loro controllata.
Eukor, che è controllata dal gruppo armatoriale e
logistico Wallenius Wilhelmsen e partecipata dalle case
automobilistiche Hyundai Motor e Kia Motors, ha specificato che le
navi saranno dirottate verso il Capo di Buona Speranza e che la
nuova rotta comporterà fra dieci a 14 giorni di navigazione
in più. Inoltre la compagnia ha precisato che continuerà
a monitorare con attenzione la situazione e rimarrà in
diretto contatto con le autorità, le organizzazioni di
categoria e tutte le parti interessate.
Intanto stamani l'United Kingdom Maritime Trade Operations della
Royal Navy ha reso noto che un incidente si è verificato nel
Golfo di Oman, dove una nave - ha comunicato l'UKMTO senza fornire
dettagli dell'attacco - è stata abbordata da 4-5 uomini
armati con uniformi e maschere nere. Secondo l'agenzia di sicurezza
britannica Ambrey, l'unità attaccata sarebbe la petroliera St
Nikolas, battente bandiera delle Isole Marshall, e il sequestro
della nave, che trasporta greggio iracheno destinato alla Turchia,
sarebbe attribuibile all'Iran quale ritorsione per il sequestro
della stessa nave, allora con nome Suez Rajan, attuato lo
scorso settembre dagli USA perché trasportava petrolio
iracheno dall'Estremo Orientale al porto di Houston in violazione
delle sanzioni contro il governo di Teheran. La greca Empire
Navigation, che gestiva la nave, aveva accettato di pagare una multa
di 2,5 milioni di dollari e di essere sottoposta a controlli per la
durata di quattro anni.