
Se non sono una panacea capace di evitare ogni impatto negativo
sulle altre nazioni introdotto dalle svariate misure nei rapporti
con l'estero introdotte dalla seconda presidenza di Donald Trump, le
Zone Logistiche Semplificate e le Zone Franche Doganali - incluse
quelle previste a Genova - potrebbero mitigare quantomeno l'effetto
dei dazi annunciati dal presidente statunitense. Ne è
convinto l'avvocato Maurizio D'Amico, recentemente entrato a far
parte del Comitato di Indirizzo della Zona Logistica Semplificata
“Porto e Retroporto di Genova”, e lo è
altrettanto il direttore generale dell'associazione degli
spedizionieri genovesi, Giampaolo Botta.
D'Amico ha elencato le principali agevolazioni che si legano
alla Zona Franca Doganale interclusa, a partire dal «deposito
senza vincolo temporale, durante il quale vige l'esenzione dal
pagamento dei diritti doganali per il periodo di permanenza delle
merci nelle zone e, quindi, il differimento del versamento dei dazi
e dell'IVA per destinazione al momento dell'immissione al consumo
della merce importata nel mercato interno. E ancora - ha aggiunto -
l'inesistenza dei dazi su merci deteriorate, distrutte o che hanno
subito cali tecnici, la facoltà di riesportare merci di
origine estera senza il pagamento dei tributi doganali e quella di
trasferire merci fra diverse zone franche o all'interno della zona
franca senza l'assoggettamento alle obbligazioni doganali».
Inoltre - ha spiegato - «mediante il perfezionamento attivo,
nel caso di lavorazione o di trasformazione degli input esteri
importati che dia luogo a un prodotto semilavorato o finito, la
scelta dell'importatore può essere quella di assolvere al
pagamento del dazio minore fra quello applicato sulla materia prima
o componente estero e sul prodotto finale. Il differimento dei dazi
- ha evidenziato - per le imprese ha benefici effetti riguardo alla
gestione del flusso di cassa, ma anche per la flessibilità
operativa e per la catene di approvvigionamento».
D'Amico ha sottolineato, poi, che la ZDF è un «driver
ottimale per stimolare il commercio internazionale e lo sviluppo
industriale di un territorio e con risvolti favorevoli indiretti
anche sulle zone immediatamente circostanti le aree incluse nella
zona franca. Senza dimenticare che la ZDF svolge un ruolo di
catalizzatore, in modo particolare per investimenti da parte di
imprese internazionali di grandi dimensioni e/o di multinazionali.
Per la ZLS Porto e Retroporto di Genova - ha precisato l'avvocato -
il mix delle agevolazioni della ZDF con gli effetti benefici della
ZLS potrà proiettare i territori coinvolti verso scenari
dinamici di sviluppo economico con dimensioni e caratteristiche
europee ed internazionali».
A tal proposito Botta, riferendosi alle opportunità
offerte dalla Zona Logistica Semplificata genovese, a cominciare
dalla Zona Franca Doganale interclusa per la quale il Comitato
d'Indirizzo ha da poco licenziato l'avviso pubblico per la
manifestazione d'interesse, ha ricordato quanto Spediporto si sia
spesa negli anni per la piena operatività della ZLS Genova ed
ha evidenziato come la Zona Franca Doganale possa «davvero
costituire uno strumento utile per affrancarci, in futuro, da
situazioni difficili e complicate come quelle legate a politiche
daziarie».
Esortando le aziende ad aderire alla manifestazione d'interesse
per l'insediamento nella Zona Franca Doganale, con termine ultimo
fissato per il prossimo 30 luglio, il direttore generale di
Spediporto ha rimarcato che «la ZDF consente al nostro
territorio di tornare ad occupare un ruolo di rilievo nella
produzione e nella manifattura italiana» e che rappresenta «un
fatto di grande rilevanza perché, a cascata, comporta effetti
positivi in termini di occupazione, di sviluppo, di business
community. Come associazione - ha concluso - siamo pronti a
supportare nelle loro esigenze le aziende che vorranno rispondere
positivamente all'avviso pubblico».