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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 15 OTTOBRE 2013
TRASPORTO INTERMODALE
GLI SPEDIZIONIERI MULTINAZIONALI PERDONO QUOTE DI MERCATO IN
TUTTO IL MONDO A FAVORE DEGLI OPERATORI INDIPENDENTI
Gli ultimi dati pubblicati nell'ambito del settore delle
spedizioni di merci rivelano che i primi 20 operatori a livello
globale stanno perdendo quote di mercato in ogni regione del mondo e
che gli spedizionieri locali ed indipendenti guidano invece la
crescita del settore.
Peraltro, non si supponeva in modo inequivocabile che ciò
accadesse.
Esperti del settore, dirigenti delle case di spedizione
multinazionali, studenti di economia, tutti quanti si erano messi in
fila nel 2009, prevedendo che la recessione mondiale avrebbe tolto
di mezzo la categoria degli spedizionieri indipendenti e che il
consolidamento avrebbe lasciato sopravvivere solo le imprese di
logistica globali, assegnandogli un ruolo dominante ed in rapida
crescita senza possibilità di una inversione di marcia.
Hermann Ude, responsabile della DHL Global Forwarding, aveva
dichiarato pubblicamente nel 2009 che i piccoli spedizionieri
sarebbero crollati e che molti di loro sarebbero “proprio
spariti”.
Ude, in realtà, si sbagliava, dal momento che il settore
degli operatori indipendenti è più vibrante ed
affermato che mai, a dispetto dei guai economici mondiali degli
ultimi anni.
La crescita delle case di spedizione indipendenti è stata
ora confermata da una serie di statistiche che dimostrano come, ben
lungi dall'arretrare, gli indipendenti stanno crescendo rapidamente
e togliendo quote di mercato alle multinazionali.
Ad esempio, l'ultimo rapporto della WorldACD, una fonte primaria
di dati ed analisi utilizzata dalle linee aeree di tutto il mondo,
mostra che le multinazionali stanno perdendo quote di mercato di
trasporto merci aereo a livello globale.
Nel rapporto, che analizza le prestazioni di trasporto merci
aereo degli spedizionieri, si legge: “Dei tre gruppi di
distribuzione (primi 20 a livello mondiale, primi 20 a livello
locale e piccoli spedizionieri), i primi 20 a livello mondiale hanno
perso volumi quasi dappertutto e hanno perso quote di mercato in
tutte le regioni.
Anche nel Medio Oriente, dove questo gruppo ha fatto registrare
una crescita del 4%, la sua quota è diminuita perché i
volumi degli spedizionieri regionali sono cresciuti notevolmente”.
Altre zone dipingono un quadro simile: tutti i primi 20
regionali mostrano una quota in crescita nelle loro aree “di
casa”.
Il gruppo dei “piccoli spedizionieri” ha
incrementato la propria quota in tutti i continenti, fatta eccezione
per le Americhe.
La loro crescita è stata alquanto notevole in Medio
Oriente (+16%) e nell'Asia del Pacifico (+10%).
In percentuale rispetto ai loro volumi complessivi, dato il
declino dei primi 20 spedizionieri globali, le linee aeree dedicate
al trasporto merci nell'Asia del Pacifico spiccano davvero.
Questo gruppo ha mostrato il maggiore spostamento verso i primi
20 operatori a livello regionale ed i piccoli spedizionieri: dal 58%
dei loro volumi complessivi due anni fa, all'odierno 64%, in parte a
causa delle loro quote di volumi interasiatici”.
Tuttavia, non è solo nelle quote di mercato relative al
trasporto merci aereo che le multinazionali stanno avendo cattive
prestazioni.
Un rapporto pubblicato nello scorso mese di aprile ha rivelato:
“I primi 20 spedizionieri a livello mondiale come gruppo
continuano a perdere ricavi: in ribasso dell'8,3% in dollari USA da
gennaio ad aprile 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012”.
I ricavi degli spedizionieri indipendenti sono stati migliori di
oltre il 5%.
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