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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 AGOSTO 2018
PORTI
RALLENTA LA CRESCITA DEI TRAFFICI CONTAINERIZZATI RUSSI
La crescita dei traffici containerizzati presso i porti russi,
sebbene sia ancora a doppia cifra, sta rallentando nel 2018.
Secondo l'Associazione dei Porti Marittimi Commerciali Russi,
nel corso dei primi sei mesi di quest'anno i risultati produttivi di
tutti i porti russi sono stati pari a 2,5 milioni di TEU, in aumento
dell'11,6% rispetto alle cifre dello stesso periodo dell'anno
scorso; tuttavia la crescita della prima metà del 2017 era
stata maggiore: +15,3% rispetto alla prima metà del 2016.
Il rallentamento è altresì notevole se confrontato
con il primo trimestre del 2018, quando l'incremento dei volumi era
stato del 12,6%.
Le importazioni continuano a crescere: +11,8% (1,1 milioni di
TEU), sebbene, anche qui, non così rapidamente come lo scorso
anno, quando l'aumento era stato del 17,3% da gennaio a giugno e
come nel primo trimestre del 2018 (+14,6%).
Anche le esportazioni sono in aumento: +11,9% (1,066 milioni di
TEU), ma la crescita nello stesso periodo del 2017 era stata del
15,4%.
In questo caso, si avverte una peculiare differenza nelle
tendenze di quest'anno.
Le esportazioni di contenitori carichi si sono incrementate del
14% (655.200 TEU), mentre l'uscita dei container vuoti è
stata appena del +9,6% (410.400 TEU), laddove nella prima metà
del 2017 la tendenza era stata esattamente l'opposto: le
esportazioni dei pieno era cresciuta dell'8,7% mentre quelle dei
vuoti erano state dell'ordine del +26,1%.
I tassi di crescita sono stati inferiori anche nei volumi di
cabotaggio (+9,8% per 342.300 TEU, mentre nella prima metà
del 2017 erano stati del +10,5%) ed in quelli di transito (+6,8% per
34.500 TEU, mentre nella prima metà del 2017 erano stati del
+12,8%).
Il rallentamento è degno di nota in tutte le regioni
portuali russe, fatta eccezione per i porti del Baltico.
Da gennaio fino a giugno del 2018, San Pietroburgo ed i porti
vicini hanno movimentato 1,25 milioni di TEU, che rappresentano un
aumento del 12,5% rispetto alla prima metà del 2017, laddove
l'anno scorso l'aumento era stato appena del +9,5%.
L'incremento di quest'anno viene attribuito ad una forte
crescita delle esportazioni di contenitori pieni (426.300 TEU,
+19,4%) ed a quella delle importazioni (631.800 TEU ovvero +11,7%).
Il Grande Porto di san Pietroburgo ha movimentato quasi la metà
dei traffici del paese - 1,09 milioni di TEU (+13,7) - confermando
così il proprio status di primo hub containerizzato russo.
I porti dell'Estremo Oriente, che lo scorso anno hanno mostrato
il maggiore incremento di tutti i porti russi (+26,4%, 683.570 TEU),
hanno ora movimentato 777.900 TEU, ovvero +13,8%.
La crescita dell'anno scorso in questo caso è stata
conseguita a causa dell'enorme impennata delle importazioni, +44,6%,
ma quest'anno l'aumento dei traffici d'importazione è stato
alquanto minore: +15,9% (240.800 TEU).
I porti del Mar Nero sono cresciuti da gennaio a giugno 2018 di
appena il 6,8% (429.990 TEU).
La loro crescita l'anno scorso è stata del 17,3%.
Come riportato in precedenza da Port.Today, i porti russi si
stanno oggi riprendendo dallo spettacolare calo del 25,4% dei volumi
containerizzati nel 2015, quando le sanzioni dichiarate dal governo
russo, la grave svalutazione del rublo e la conseguente crisi
economica avevano indotto un declino del 28,5% delle importazioni.
Tuttavia, i dati della prima metà del 2018 indicano un
ovvio rallentamento dei tassi di crescita.
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