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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 AGOSTO 2019
LOGISTICA
LA DIGITALIZZAZIONE È ESSENZIALE "AFFINCHÉ
GLI SPEDIZIONIERI POSSANO FARE IL SALTO DI QUALITÀ"
Secondo Wolfgang Lehmacher, consulente di spicco per la
logistica ed ex responsabile per la filiera distributiva e le
industrie di trasporto al World Economic Forum di Ginevra e New
York, gli spedizionieri che aspirano ad essere aziende moderne
devono adottare i servizi e le efficienze disponibili attraverso le
piattaforme digitali.
"Le prestazioni e la redditività nelle spedizioni
dipendono dalla disponibilità di capacità, dai prezzi
di acquisto e dalla utilizzazione della capacitò, dalle
efficienze operative nella tratta e negli uffici, dalla fissazione
dei prezzi del prodotto, nonché dalla resilienza nei
confronti delle perturbazioni nella filiera distributiva"
afferma.
"Le piattaforme offrono strumenti in tutti questi settori:
ad esempio per conciliare offerta e domanda, incrementare il potere
d'acquisto, applicare una tariffazione dinamica, prevedere le
perturbazioni o fornire altri spunti di riflessione in ordine al
mercato con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, dei grandi dati e
delle analisi previsionali, per menzionarne solo alcuni".
Il principale potenziale pericolo che si presenta quando lo
spedizioniere valuta in quale piattaforma interagire, sostiene, è
quello di non interagire per nulla.
"Respingere le piattaforme mi sembra che sia la maggiore
insidia" ha detto.
"Vincere nell'attività di spedizione in larga misura
richiede efficienze: la digitalizzazione è essenziale per
fare il salto di qualità".
Lehmacher ha inoltre avvertito che le imprese che cercano di
sviluppare proprie piattaforme all'interno dell'azienda potrebbero
dovere affrontare molte problematiche.
"I grandi spedizionieri sono in grado di incubare tali
piattaforme, ma è difficile immaginare che essi possano
realizzarle" afferma.
"Uno dei modi migliori è probabilmente quello di
attingere il meglio dalle piattaforme e dalle funzionalità
per supportare ed elevare l'attuale modello aziendale.
La Kuehne + Nagel e la Agility hanno lanciato i propri portali e
la Agility effettua operazioni altresì con il suo
spedizioniere digitale, Shipa Freight, che parte dalle funzionalità
logistiche della società.
Ma la competenza di nucleo degli spedizionieri è quella
di gestire il flusso delle merci, che comprende la movimentazione,
il trasporto e lo stoccaggio, così come un'ampia gamma di
servizi a valore aggiunto, come l'imballaggio ed i controlli di
qualità.
Gli spedizionieri non sono imprese tecnologiche.
Realizzare una piattaforma potrebbe tradursi in un sistema
fallato e solo in un'altra piazza di mercato in uno spazio già
assai affollato.
La maggior parte degli spedizionieri si trovano di fronte a due
opzioni:
trasformare i propri servizi in piattaforme o lavorare con le
piattaforme esistenti sul mercato.
Gli spedizionieri possono certamente mitigare i rischi entrando
invece in partenariato con le piattaforme".
Lehmacher sostiene inoltre che l'agevolazione della
trasformazione digitale spesso non riguarda solo la tecnologia ma
anche la gestione e l'amministrazione del capitale umano.
Per le aziende più grandi in cerca del controllo sulle
nuove soluzioni di piattaforma digitale, la massimizzazione del
capitale umano si è potuta conseguire meglio o incubando
start-up interne o associandosi a loro.
Entrambe le strategie, afferma Lehmacher, sono in linea con la
logica di Patric Caine, presidente ed amministratore delegato della
Thales, il quale sostiene che ci sarebbero sempre più
"rivoluzionari fuori dalle vostre società che
all'interno".
Alcuni pionieri del settore dei trasporti, fra cui la Maersk, si
stanno già associando a partner tecnologici come la IBM e la
Oracle mentre altri sono alla ricerca di soluzioni mediante
start-up.
"La Deutsche Post DHL sta seguendo entrambe le strategie"
afferma.
"Il gigante della logistica ha incubato la piattaforma di
noli Saloodo e lavora con molte start-up in diversi campi: ad
esempio con la Roambee, una società di internet delle cose
basata sui dati".
Caine ha poi detto che quelli che tentano di adattare sistemi
tradizionali alle moderne piattaforme ed alla tecnologia digitale
dovrebbero affrontare un'impresa ardua.
"L'odierna tecnologia si batte per integrare i servizi di
ieri" afferma.
"Società tradizionali come Oracle, Descartes,
Macropoint e DAT hanno realizzato le proprie soluzioni di filiere
distributive su sistemi tradizionali con strumenti e linguaggi
disponibili in precedenza, come l'EDI (interscambio elettronico dei
dati), le e-mail o persino le telefonate.
Ma oggi l'API (interfaccia di programmazione delle
applicazioni), la nuvola, l'intelligenza artificiale e le soluzioni
basate su applicazioni offrono scambi più rapidi e regolari,
più opzioni di servizio, più convenienza e più
elevata flessibilità.
Gli spedizionieri vincenti probabilmente saranno quelli che sono
in grado di integrarsi in un intero prodotto con l'opzione della
personalizzazione e dell'integrazione dei sistemi tradizionali.
Sarebbe meglio che agli spedizionieri venisse consigliato di
cercare la collaborazione con le piattaforme ed i fornitori di
tecnologia al fine di migliorare le proprie offerte, piuttosto che
di essere mossi dal timore di una perturbazione delle proprie
attività".
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