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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 NOVEMBRE 2019
LOGISTICA
INTEGRAZIONE DSV-PANALPINA 'SULLA BUONA STRADA'
L'integrazione da parte della DSV delle attività della
Panalpina che ha acquisito ad agosto è "sulla buona
strada e tutti i semafori sono verdi", ha dichiarato il 1°
novembre Jens Bjørn Andersen, amministratore delegato del
gruppo, mentre il gigante delle spedizioni di recente fusione naviga
in "instabili" mercati del trasporto merci ed è
sballottato dalle "guerre commerciali e dalle incertezze
microeconomiche".
La divisione aria e mare della DSV ha assistito nel terzo
trimestre del 2019 ad una crescita del 41% dei volumi di trasporto
merci marittimo sino a 520.000 TEU e ad una crescita organica del 7%
se si escludono i volumi della Panalpina.
Per il trasporto merci aereo, la divisione ha riportato una
crescita dei volumi complessivi del 63% sino a 289.000 tonnellate
per il terzo trimestre del 2019.
Escludendo i volumi della Panalpina, c'è stato un calo
del tonnellaggio di trasporto merci aereo.
Andersen ha confermato che il trasporto merci aereo di prodotti
deperibili della Panalpina, con le sue professionalità
aziendali interne, e la rete di noleggio di trasporto merci aereo
continueranno come aree aziendali distinte per profitti e perdite
nell'ambito della divisione.
Le ricadute della Brexit ed un mercato automobilistico tedesco
più debole avevano comportato conseguenze per i volumi del
gruppo, sebbene il settore statunitense stesse fornendo buone
prestazioni.
L'esposizione complessiva del gruppo nel settore automobilistico
è di circa il 15%, afferma Andersen, suddiviso grosso modo al
50% ciascuno fra Stati Uniti ed Europa.
Il gruppo, ora noto come DSV Panalpina in seguito all'accordo di
fusione completato il 19 agosto scorso, ha conseguito profitti lordi
per 16,67 miliardi di corone danesi (2,48 miliardi di dollari) per i
primi nove mesi del 2019, rispetto ai 13,042 miliardi di corone
danesi nello stesso periodo dell'anno scorso, con una crescita
organica del 6,2%.
La DSV, che sta delocalizzando l'ex sede centrale della
Panalpina da Basilea in Svizzera alla propria sede centrale in
Danimarca, ha già avvisato che ci sarà una perdita di
165 posti di lavoro dovuta all'iniziativa.
Essa si aspetta ancora di mantenere approssimativamente il 50%
dell'attuale forza lavoro dell'ufficio centrale della Panalpina in
seguito al completamento della ristrutturazione entro la fine del
secondo trimestre del 2020.
Nel corso di una videoconferenza svoltasi il 1° novembre,
Andersen ha dichiarato: "Abbiamo raggiunto un buon equilibrio
nell'integrazione fra Panalpina e DSV" aggiungendo che il
processo è "sulla buona strada" e che "tutti i
semafori sono verdi; e siamo molto contenti di ciò che
abbiamo visto finora".
Quando la Panalpina sarà stata del tutto integrata, il
nuovo gruppo si aspetta di conseguire "sinergie di costo"
o risparmi annuali di circa 2,3 miliardi di corone danesi, che
rappresentano un lieve incremento rispetto ai 2,2 miliardi di corone
danesi annunciati in precedenza.
Ci si aspetta che i costi complessivi della transazione e
dell'integrazione siano al livello di 2,3 miliardi di corone danesi.
Continua Andersen: "Questi costi saranno registrati sul
conto economico sotto forma di stanziamenti speciali.
Ci aspettiamo che approssimativamente il 30% dei costi di
transazione ed integrazione si concretizzeranno nel 2019, il 55% nel
2020 ed il 21% nel 2021".
Andersen ha detto agli analisti che sono stati designati gruppi
di gestione e sono iniziate riunioni "di avvio" per
l'integrazione in tutti i paesi.
"Finora non ci sono state gravi perdite di clienti e
continuiamo ad avere positivi incontri con i clienti".
Per quanto riguarda l'informatica, l'attuale CW (CargoWise One)
della DSV è stato scelto quale futuro sistema di gestione del
trasporto per la divisione aerea e marittima e la "migrazione
in corso dei clienti e dei volumi al CW finora ha avuto successo".
Andersen afferma che la migrazione informatica dei volumi dalla
Panalpina al CargoWise One dovrebbe richiedere poco più di 12
mesi, rispetto alla precedente acquisizione da parte della DSV della
UTI, un'azienda più piccola della Panalpina, che aveva
richiesto 11 mesi di tempo.
Andersen ha sottolineato che la migrazione informatica è
stata "un buon viaggio" e che ci sarebbe stato un certo
numero di soluzioni provvisorie al fine di aiutare i clienti nelle
fasi della transizione da una piattaforma informatica ad un'altra,
aggiungendo che i caricatori dovrebbero trarre vantaggio dalla
migliore qualità dei dati.
L'Organizzazione Commerciale Globale della DSV è stata
riorganizzata con "un forte accento sui conti e le verticali
globali: automobilistica, industriale, consumo al dettaglio, salute,
chimiche ed energetiche".
Andersen ha inoltre respinto la percezione del mercato che la
Panalpina avesse più clienti ad alta capitalizzazione
azionaria con un maggiore livello di complessità della
filiera distributiva rispetto a quelli della DSV, affermando che il
profilo dei clienti è in effetti assai simile.
Ha poi aggiunto che alcuni grandi clienti della Panalpina hanno
già espresso il proprio interesse per la più estesa
rete stradale europea della DSV e per le attività di
logistica contrattuale, con potenziali futuri incrementi dei volumi.
Il nuovo gruppo, a detta di Andersen, ha 500.000 "clienti
attivi e, sebbene si sia stati "scaricati" da alcuni
clienti di trasporto merci aereo a causa dell'attuale instabile
mercato del settore, c'è stata una "crescita molto
forte" nel settore asiatico delle vendite al dettaglio di
lusso.
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