Nel corso della sessione marittima della conferenza internazionale sul lavoro organizzata dall'International Labour Organization (ILO), che si aprirà domani a Ginevra, sarà presa in esame la definizione della Maritime Labour Convention. La nuova convenzione stabilirà le caratteristiche del lavoro in mare: dalla salute alla sicurezza, dall'età minima per l'accesso al lavoro all'orario di lavoro. Se verrà adottata - ha spiegato oggi l'ILO - la convenzione consoliderà e aggiornerà oltre 65 normative internazionali sul lavoro marittimo adottate nel corso degli ultimi 80 anni.
«La Maritime Labour Convention - ha detto il direttore generale dell'ILO, Juan Somavia - è un passo strategico importante nella promozione dell'agenda dell'ILO sulla dignità del lavoro. La convenzione proposta offre soluzioni realistiche per ottenerne un'applicazione e un'imposizione in tutto il mondo, visto che è il risultato di trattative e dell'accordo tra i marittimi, gli armatori e i governi di oltre 80 nazioni».
«La vera sfida - ha aggiunto Somavia - è assicurare l'applicazione e l'imposizione di queste disposizioni in tutto il mondo, così come accade con le disposizioni previste per garantire la sicurezza sui mari e per combattere l'inquinamento marino».
La nuova convenzione - ha sottolineato l'ILO - diventerà il "quarto pilastro" del regime normativo internazionale per realizzare un trasporto marittimo di qualità, che affiancherà importanti convenzioni dell'International Maritime Organization (IMO) quali l'International Convention for the Safety of Life at Sea, 1974 emendata (SOLAS), l'International Convention on Standards of Training, Certification and Watch keeping, 1978 emendata (STCW) e l'International Convention for the Prevention of Pollution from Ships, 73/78 (MARPOL).
La convenzione proposta chiederà agli Stati di bandiera di attivare un regime di controlli più efficace, sostenuto da un sistema di certificazione e ispezioni periodiche da parte dello Stato di bandiera per garantire la sua applicazione. Inoltre, per garantire che la convenzione sia attuale e pertinente, l'ILO proporrà una procedura semplificata di emendamento che consentirà che la convenzione si mantenga al passo con i continui cambiamenti delle attività marittime e della tecnologia del trasporto marittimo.
Inoltre la Maritime Labour Convention ha l'obiettivo di prevenire la concorrenza sleale. Una clausola impedirà che le navi di uno Stato che non ratificherà la convenzione siano trattate in maniera più favorevole rispetto alle navi che batteranno bandiere di Stati che ratificheranno la convenzione. «Questo - ha spiegato il direttore dell'International Labour Standards Department dell'ILO, Cleopatra Doumbia-Henry - è un modo per contribuire a raggiungere l'obiettivo della ratificazione quasi universale della convenzione. È stato elaborato per offrire uguali condizioni per tutti i partecipanti, inclusi i governi, gli armatori e la gente di mare. Talvolta è stata chiamata una "carta dei diritti della gente di mare", ma tutti quelli che fanno parte dello shipping dovranno fare la propria parte affinché questa convenzione diventi realtà. Il riconoscimento di questa convenzione diventerà essenziale per chiunque cercherà di comprare, operare o regolamentare navi o dovrà lavorare in mare».
La sessione dell'ILO chiuderà i battenti il prossimo 23 febbraio.