Il gruppo crocieristico Carnival Corporation & plc ha chiuso il primo trimestre dell'anno finanziario 2006, con conclusosi lo scorso 28 febbraio, con risultati sensibilmente inferiori rispetto la corrispondente periodo del 2005 a causa principalmente di un incremento di 82 milioni di dollari del costo per il combustibile. Il periodo dicembre 2005 - febbraio 2006 è stato archiviato con un utile netto di 280 milioni di dollari, in diminuzione del 18,8% rispetto al trimestre conclusosi il 28 febbraio 2005. L'utile operativo è ammontato a 377 milioni di dollari (-9,8%). I ricavi sono cresciuti del 2,7% a 2.461 milioni di dollari, in linea - ha spiegato oggi Carnival - con l'aumento della capacità della flotta del gruppo.
«Come previsto - ha dichiarato il chairman e CEO di Carnival, Micky Arison - il gruppo ha subito 82 milioni di dollari di costi più elevati per il fuel dovuti ad un aumento del 63% del prezzo del combustibile. Escludendo questi costi per il fuel, significativamente più consistenti, la compagnia ha operato bene nel corso del trimestre, con un una crescita del ricavo netto per letti bassi/giorno che ha superato l'aumento dei costi operativi unitari».
Carnival ha reso noto che lo scorso gennaio il numero di prenotazioni e il livello dei prezzi delle crociere sono risultati superiori a quelli del gennaio 2005, mentre lo scorso febbraio è stato registrato un lieve calo sia delle prenotazioni che dei prezzi rispetto allo scorso anno.
Al gruppo Carnival Corporation & plc fanno capo i 12 marchi crocieristici Carnival Cruise Lines, Holland America Line, Princess Cruises, Seabourn Cruise Line, Windstar Cruises, AIDA Cruises, Costa Crociere, Cunard Line, Ocean Village, P&O Cruises, Swan Hellenic, e P&O Cruises Australia. Le 12 compagnie operano 80 navi da crociera per una capacità complessiva di circa 139mila letti bassi. Il gruppo ha in ordinativo 15 nuove navi che entreranno in servizio tra il prossimo giugno e l'autunno 2009.