Oggi la Commissione Europea ha adottato un rapporto sulla valutazione della qualità dell'operato delle società di classificazione che è stato redatto in collaborazione con l'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima.
Il rapporto - ha sottolineato Bruxelles - «conferma l'elevato standard tecnico delle società di classificazione approvate dalla Comunità, ma evidenzia un certo numero di punti deboli nella loro operatività. D'ora in poi la Commissione intende affrontare questi problemi in maniera rigorosa e dando risalto alla prevenzione». «Ho chiesto all'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima - ha detto il vicepresidente della Commissione, Jacques Barrot, responsabile del settore Trasporti - di intensificare i suoi controlli».
«Le società di classificazione - ha aggiunto Barrot - sono elementi essenziali della catena che assicura la qualità delle navi che operano in acque europee. Siamo soddisfatti dei risultati delle nostre ispezioni, che sono state condotte in cooperazione con le società coinvolte. Tuttavia rimane ancora un po' di strada da fare prima di raggiungere il livello di sicurezza richiesto dai cittadini europei».
Il rapporto ha preso in esame anche l'impatto del regime di responsabilità civile delle società di classificazione introdotto dalla direttiva 2001/105/CE. A questo riguardo la Commissione Europea ritiene che, «in mancanza di casi che abbiano consentito l'applicazione da parte dei tribunali dei meccanismi di questo regime, sarebbe prematuro pensare ad una sua riforma in questa fase».
La Commissione ha ricordato di aver presentato un terzo pacchetto di misure sulla sicurezza marittima per riformare il regime comunitario sulle società di classificazione (
inforMARE del
23 novembre 2005). Tali misure includono la creazione di un organismo indipendente responsabile della certificazione del sistema di controllo di qualità delle società approvate e l'introduzione di un sistema di sanzioni economiche per quelle società che non adempiono ai loro obblighi.