Il prossimo 7 giugno a Ca' della Nave (Martellago-Venezia) si terrà la prima convention tra i porti adriatici promossa dall'International Propeller Club Port of Venice. L'iniziativa ha l'obiettivo di rilanciare la rotta adriatica ed esaltare il ruolo commerciale, industriale e turistico dei porti adriatici per intercettare le opportunità offerte da un mercato in forte espansione, sempre più globalizzato e competitivo.
All'incontro, che si svolgerà in coincidenza con i lavori dei delegati della Consulta permanente del bacino adriatico, organismo indipendente delle associazioni territoriali aderenti a Federagenti, parteciperanno i massimi vertici delle Autorità Portuali e gli operatori associati nei Propeller Clubs di Venezia, Trieste, Monfalcone, Ravenna, Chioggia, Ancona, Bari e Brindisi.
«Abbiamo esteso l'invito al ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro - ha spiegato il presidente del Propeller veneziano, Massimo Bernardo - perché se per far sistema è necessaria l'interattività tra porti dello stesso mare è altrettanto indispensabile l'assicurare agli scali marittimi propri retroporti strutturalmente organizzati e collegamenti stradali e ferroviari adeguati per accelerare il "transit time" delle merci fino ai mercati di destino». «Queste - ha rilevato Bernardo - sono le condizioni essenziali che fanno la differenza tra un porto e l'altro, ma anche sono il primo elemento di competitività per qualsiasi sistema portuale. Al ministro per le Infrastrutture Di Pietro chiederemo quali siano le reali possibilità perché porti e operatori adriatici possano fare, con maggior potere contrattuale, "massa critica" da Trieste a Taranto, proprio quando traffici e armatori richiedono investimenti infrastrutturali e l'ottimizzazione di tutto il ciclo del trasporto di merci e passeggeri con porti, snodi intermodali e terminal fisicamente accessibili, che operino con costi e tempi certi , con strade percorribili e binari che non siano morti!»