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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVI - Numero 12/98 - DICEMBRE 1998 |
Trasporto marittimo
La classifica delle prime 20 compagnie di navigazione containerizzate
del mondo
Per quanto la classifica finale del 1997 si sia chiusa con le
prime due posizione relativamente ravvicinate, nel 1998 non vi
è stata alcuna disputa per designare il campione delle
operazioni containerizzate, dal momento che la Maersk ha portato
il suo vantaggio sul suo rivale più immediato, la Evergreen,
a 65.886 TEU. Nel 1997, il divario era stato di appena 4.009 TEU.
E' impressionante come il vettore con sede a Copenhagen controlli
quasi il 25% di tonnellaggio in più rispetto alla Evergreen
e circa sei volte il numero degli spazi-containers della Cho Yang,
classificata in ventesima posizione. E si tratta di una posizione
che la Maersk intende consolidare ulteriormente. Attualmente,
il vettore è secondo nella classifica delle nuove costruzioni
con 80.000 TEU complessivamente ordinati ed in consegna prima
della fine del 2000.
La Evergreen è rimasta seconda, con una capacità
di flotta pari a 276.555 TEU ed un aumento del 21,1% rispetto
ai risultati del 1997, mentre la P&O Nedlloyd ha conservato
la terza piazza. La compagnia anglo-olandese, che ha rilevato
l'operatore britannico Blue Star Line lo scorso mese di marzo,
ha fatto registrare un'espansione del 13% quanto a spazi-containers
sino a 250.858 TEU. Tuttavia, la maggior parte dell'incremento
è dovuta all'immissione in servizio di navi più
grandi sulle proprie rotte Europa/Asia (4 unità da 6.690
TEU) e Mediterraneo/Australasia (4 unità di capacità
pari a 2.890 TEU).
Alla caccia del terzetto di testa, in quarta posizione, troviamo
la MSC (Mediterranean Shipping Company) che ha migliorato la propria
classifica del 1997 di tre posti. La capacità in termini
di spazi-containers della MSC è aumentata dai 154.185 TEU
del 1997 ai 220.745 TEU del 1998, con un balzo del 43,2%. Rispetto
all'ultima analisi "Indagine sulle principali 20 compagnie
di navigazione di linea del mondo" di Containerisation
International, la linea con sede a Ginevra ha acquistato 4
navi da 2.700 TEU dalla Hanjin allo scopo di ampliare i propri
servizi transatlantici e ha acquistato/noleggiato un certo numero
di navi al fine di supportare le sue sempre più numerose
connessioni dall'Europa al Sudamerica, all'Asia ed all'Australasia.
Inoltre, la molto pubblicizzata separazione dalla Norasia rispetto
al servizio di linea primaria Europa/Asia ha comportato il noleggio
temporaneo, da parte della MSC, di tre navi dalla capacità
di 3.400 TEU presso il suo ex socio allo scopo di mantenere la
frequenza di una partenza settimanale. In appena cinque anni,
la flotta della MSC si è quadruplicata.
Inoltre, la MSC sta aggiungendo altro tonnellaggio a quello esistente.
Attualmente, il vettore ha sotto ordinazione 2 navi dalla capacità
di 3.950 TEU presso la Hanjin Heavy Industries (Corea del Sud),
che dovrebbero essere consegnate nel 1999. I programmi di acquisizioni
e noleggi del vettore fino a questo momento sono sconosciuti.
Al quinto posto si trova la Hanjin Shipping che, a dispetto di
un anno difficile, si è data ancora da fare allo scopo
di migliorare la propria posizione in classifica.
TABELLA 1 |
I PRIMI 20 OPERATORI DI SERVIZI CONTAINERIZZATI (AL 1° SETTEMBRE 1998)
ANALIZZATI IN BASE ALLE DIMENSIONI DELLE NAVI (IN TEU) ED AL NUMERO DI NAVI
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Classifica 1998 (1997) | Vettore | Meno di 1.000 (unità) | da 1.000 a 1.499 (unità) | da 1.500 a 1.999 (unità) | da 2.000 a 2.499 (unità) | da 2.500 a 2.999 (unità) | da 3.000 a 3.499 (unità) | 3.500 ed oltre (unità) | Totale (unità) |
1 (1) | Maersk | 24.734 (40) | 36.078 (29) | 43.258 (26) | 38.920 (18) | 14.568 (5) | 34.713 (11) | 153.852 (32) | 346.123 (161) |
2 (2) | Evergreen/Uniglory Marine Corp | 27.104 (35) | 32.190 (27) | 17.455 (10) | 0 (0) | 54.560 (20) | 37.708 (11) | 111.200 (25) | 280.237 (128) |
3 (3) | P&O Nedlloyd 1 | 10.910 (18) | 17.684 (14) | 33.501 (20) | 46.072 (21) | 22.841 (8) | 29.151 (9) | 90.699 (21) | 250.858 (111) |
4 (7) | Mediterranean Shipping Co | 19.455 (34) | 33.905 (27) | 56.751 (33) | 32.782 (14) | 25.964 (10) | 41.387 (13) | 10.501 (3) | 220.745 (134) |
5 (6) | Hanjin Shipping Co 2 | 0 (0) | 5.508 (5) | 2.765 (2) | 9.414 (4) | 88.794 (33) | 0 (0) | 106.600 (23) | 213.081 (67) |
6 (4) | Sea-Land Service | 12.042 (16) | 24.647 (20) | 13.732 (8) | 20.971 (9) | 35.404 (13) | 0 (0) | 104.562 (25) | 211.358 (91) |
7 (5) | Cosco Container Lines | 33.598 (61) | 27.868 (22) | 18.125 (10) | 13.490 (6) | 16.401 (6) | 27.050 (8) | 65.562 (15) | 202.094 (128) |
8 (15/18) | APL | 14.153 (23) | 5.916 (5) | 8.288 (5) | 6.924 (3) | 5.676 (2) | 30.099 (9) | 130.019 (29) | 201.075 (76) |
9 (8) | NYK Line/TSK | 5.093 (9) | 19.243 (16) | 34.453 (21) | 2.004 (1) | 37.032 (13) | 0 (0) | 66.105 (14) | 163.930 (74) |
10 (9) | Mitsui OSK Lines | 7.670 (11) | 19.546 (17) | 15.333 (9) | 6.710 (3) | 45.328 (16) | 0 (0) | 39.094 (9) | 133.681 (65) |
11 (10) | Hyundai Merchant Marine | 2.214 (4) | 1.177 (1) | 0 (0) | 13.044 (6) | 34.886 (12) | 0 (0) | 65.323 (13) | 116.644 (36) |
12 (11) | Zim Israel Navigation | 15.369 (25) | 3.618 (39 | 12.330 (7) | 9.167 (4) | 22.159 (8) | 48.650 (15) | 0 (0) | 111.293 (62) |
13 (16) | CP Ships 3 | 4.502 (8) | 6.120 (6) | 9.600 (6) | 43.700 (20) | 41.400 (15) | 0 (0) | 0 (0) | 105.322 (55) |
14 (13) | CMA-CGM | 12.424 (27) | 6.744 (6) | 15.532 (10) | 15.852 (7) | 5.877 (2) | 0 (0) | 35.171 (9) | 91.600 (61) |
15 (19) | Hapag-Lloyd | 752 (1) | 2.904 (2) | 0 (0) | 6.756 (3) | 19.356 (7) | 6.582 (2) | 54.529 (12) | 90.879 (27) |
16 (14) | OOCL | 5.070 (7) | 1.022 (1) | 7.971 (5) | 2.330 (1) | 7.887 (3) | 26.011 (8) | 39.772 (8) | 90.063 (33) |
17 (17) | K Line | 6.315 (10) | 8.170 (7) | 3.527 (2) | 19.836 (9) | 17.253 (6) | 34.616 (10) | 0 (0) | 89.717 (44) |
18 (12) | Yangming Marine Transport Corp | 338 (1) | 6.675 (6) | 4.606 (3) | 12.656 (6) | 0 (0) | 26.128 (8) | 29.437 (8) | 79.840 (32) |
19 (23) | United Arab Shipping Co | 8.570 (33) | 4.968 (4) | 0 (0) | 15.393 (7) | 0 (0) | 0 (0) | 30.400 (8) | 59.331 (52) |
20 (21) | Safmarine e CMBT Lines | 14.604 (24) | 7.965 (7) | 10.902 (6) | 4.093 (2) | 5.616 (2) | 12.404 (4) | 0 (0) | 55.584 (45) |
Note: 1 = |
comprese Blue Star Line e KNSM; 2 = compreso il 70% della capacità della DSR-Senator Lines; 3 = compresi i servizi di Canada Maritime, Cast, Contship Containerlines, Ivaran Lines e Lykes Lines. L'accordo ANZDL deve ancora essere perfezionato.
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Fonte: Containerisation International Liner Shipping Network |
La capacità complessiva di bordo del vettore sud-coreano,
che comprende anche il 70% di quella della propria partecipata
DSR-Senator Lines, ammontava a 213.018 TEU, con un incremento
approssimativo del 22% rispetto ai propri risultati del 1997.
Quelle che hanno dato via libera alla MSC ed alla Hanjin nella
parte superiore della classifica sono state la Sea-Land e la Cosco,
tutte e due in calo di due posizioni, essendosi attestate rispettivamente
al sesto ed al settimo posto. Si tratta della classifica più
bassa mai conseguita della Sea-Land nei 15 anni in cui è
stata effettuata l'indagine di Containerisation International.
E, per di più, la maggiore compagnia di servizi containerizzati
di linea degli Stati Uniti non ha navi sotto ordinazione, sebbene
il suo nome sia stato associato a grosse serie di ordinazioni
di navi effettuate da armatori quali la Costamare Shipping del
Pireo (5 navi da 6.200 TEU) e la Conti Reederei (5 unità
da 5.500 TEU). Né gli armatori in questione né la
Sea-Land hanno voluto commentare tali voci.
Il calo della Cosco, con tutta probabilità, è destinato
a durare poco, dal momento che questa linea di navigazione dispone
di un cospicuo registro di ordinazioni, in particolar modo per
quanto riguarda le navi di medie dimensioni (v. Tabella 2). Queste
ultime sono destinate ad ampliare la presenza del vettore in vari
mercati locali, quali i traffici interasiatici. E' anche probabile
che la linea di navigazione ordini altro tonnellaggio post-Panamax
per i propri servizi primari est-ovest, che attualmente vengono
offerti sulla base di semplici accordi di coordinamento reciproco
degli spazi a bordo con la K Line e la Yangming.
Subito dopo le prime cinque posizioni, significativi incrementi
di capacità sono stati ottenuti dalla NYK Line/TSK (27,9%),
dalla Hapag-Lloyd (24%) e dalla APL (21,4%).
A dispetto della buona prestazione della NYK/TSK, essa non è
stata in grado di evitare alla maggiore compagnia di servizi containerizzati
di linea del Giappone lo scivolamento di un posto in classifica
(ora è in nona posizione). Ed è verosimile che la
compagnia si trovi a dover subire ulteriori pressioni. La sua
recente serie di 5 navi post-Panamax dalla capacità di
5.700 TEU è stata portata a termine completamente ed il
vettore adesso non ha più ordinazioni in corso.
In completo contrasto, la Hapag-Lloyd, che ha messo in opera
altre tre delle proprie navi della classe Panamax da 4.500 TEU,
è balzata in avanti recuperando quasi tutto il terreno
perduto nel 1997. Attualmente, la Hapag-Lloyd occupa la 15a posizione
in classifica, con un miglioramento di 4 posti rispetto al 1997.
Inoltre, i dirigenti della più grande compagnia di navigazione
di linea tedesca sono decisi a "crescere più rapidamente
di quanto accada al settore containerizzato di linea nel suo complesso.
Quest'anno miriamo ad un incremento del 30% dei volumi di traffico"
ha dichiarato Gunther Casjens, dirigente in capo della divisione
di linea della compagnia. "E' importantissimo per il futuro
della nostra compagnia che noi si diventi un operatore di maggiori
dimensioni".
Al fine di supportare questa strategia di crescita, la Hapag-Lloyd
sta effettuando ingenti investimenti in nuovo tonnellaggio. L'attuale
registro ordinazioni del vettore comprende 7 navi da 4.800 TEU
per complessivi 33.600 TEU. E, scostandosi dalla tradizionale
prassi del vettore che prescrive la proprietà di tutti
i propri beni, alcune delle nuove navi sono state assoggettate
a contratti di noleggio a lungo termine. La Costamare Shipping,
ad esempio, deterrà tre di queste navi che sono in fase
di allestimento presso la Hyundai Heavy Industries in Sud Corea
con consegna entro la fine del 2000; in quel momento, la Hapag-Lloyd
gestirà 17 navi in grado di caricare dai 4.200 ai 4.800
TEU.
TABELLA 2 |
PRIMI 20 OPERATORI PER TONNELLAGGIO SOTTO CONTRATTO (AL 1° SETTEMBRE 1998) |
Operatore | N° e dimensioni delle navi | Capacità complessiva in TEU | Date di consegna |
Evergreen | 13 da 5.364 | 69.732 | 1999/2001 |
10 da 1.618 | 16.180 | 1999/2001 |
3 da 1.164 | 3.492 | 1998/1999 |
26 | 89.404 | |
Maersk Line | 4 da 6.600 | 26.400 | 1999 |
4 da 4.300 | 17.200 | 2000 |
6 da 3.700 | 22.200 | 2000 |
4 da 2.226 | 8.904 | 1999/2000 |
6 da 1.092 | 6.552 | 1998/1999 |
24 | 81.256 | |
P&O Nedlloyd | 1 da 6.690 | 6.690 | 1998 |
5 da 5.000 | 25.000 | 1999/2000 |
2 da 2.890 | 5.780 | 1998 |
1 da 2.160 | 2.160 | 1998 |
9 | 39.630 | |
Hapag Lloyd | 7 da 4.800 | 33.600 | 2000 |
7 | 33.600 | |
Yangming | 5 da 5.200 | 26.000 | 2000 |
5 | 26.000 | |
Cosco | 9 da 1.600 | 14.400 | |
6 da 1.432 | 8.592 | |
3 da 564 | 1.692 | |
18 | 24.684 | |
NSCSA | 3 da 4.400 | 13.200 | 1999 |
3 | 13.200 | |
Norasia Line | 8 da 1.400 | 11.200 | 1998/1999 |
8 | 11.200 | |
OOCL | 2 da 5.500 | 11.000 | 2000 |
2 | 11.000 | |
Mitsui OSK Lines | 5 da 2.000 | 10.000 | 1999/2000 |
5 | 10.000 | |
MSC | 2 da 3.950 | 7.900 | 1999 |
2 | 7.900 | |
UASC | 2 da 3.800 | 7.600 | 1998 |
2 | 7.600 | |
K Line 1 | 2 da 3.456 | 6.912 | 1998 |
2 | 6.912 | |
Kien Hung Shipping | 4 da 1.500 | 6.000 | 1999 |
4 | 6.000 | |
Hanjin Shipping | 1 da 5.300 | 5.300 | 1998 |
1 | 5.300 | |
Wan Hai Lines | 3 da 1.500 | 4.500 | 2000 |
3 | 4.500 | |
CMA-CGM 2 | 2 da 2.200 | 4.400 | 1999 |
2 | 4.400 | |
MISC | 1 da 2.200 | 2.200 | 1998 |
1 da 736 | 736 | 1998 |
2 da 714 | 1.428 | 1998 |
4 | 4.364 | |
OT Africa Line | 2 da 1.587 | 3.174 | |
2 | 3.174 | |
Cheng Lie Navigation | 2 da 1.471 | 2.942 | |
2 | 2.942 | |
Note: 1 = |
le navi sono entrate in servizio a novembre e sono state noleggiate a tempo dalla Hansa Mare di Brema; 2 = destinate al servizio giramondo della CGM; MISC: Malaysian International Shipping Corp; MSC: Mediterranean Shipping Co; NSCSA: National Shipping Co of Saudi Arabia.
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Fonte: dati ricavati dalla Containerisation International Liner Shipping Network
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La scalata in classifica della APL è stata il risultato
del suo rilevamento ad opera della NOL (Neptune Orient Lines)
e della fusione delle operazioni di linea delle due compagnie
di navigazione sotto il marchio commerciale APL.
Lo scorso anno ha fatto altresì registrare il completamento
del programma di ritonnellaggio della NOL. Nel 1997, la NOL era
15a in classifica, mentre la APL era 18a.
E' significativo come la APL/NOL gestisca una delle più
grandi flotte di portacontenitori in grado di trasportare 3.500
TEU ed oltre, con ben 29 navi (130.000 TEU) raggruppate in questa
categoria di dimensioni. Infatti, la APL era stata la pioniera
delle portacontenitori post-Panamax con il varo della Presidenti
Truman nel 1988. La compagnia di navigazione oggi possiede
14 navi di questa classe.
Anche la CP Ships, che nel 1997 per la prima volta era riuscita
ad entrare nella classifica dei primi venti, ha fatto registrare
un'altra annata di crescita sostenuta e la capacità della
sua flotta è aumentata quasi del 24% sino a più
di 105.000 TEU. La compagnia - la cui direzione è nel Regno
Unito - che ha rilevato la Ivaran Lines a maggio di quest'anno
e che recentemente ha annunciato l'acquisto della ANZDL (Australia-New
Zealand Direct Line) con sede a Santa Ana, in California, ha scalato
la classifica dal 16° posto dell'anno scorso al 13°
posto di quest'anno.
Tuttavia, poiché l'accordo relativo alla ANZDL doveva
ancora essere perfezionato al momento dell'indagine, la capacità
della flotta di quell'operatore non è stata inclusa nel
conteggio totale della capacità di bordo della CP Ships.
Se lo si fosse fatto, la flotta della CP Ships si sarebbe ingrandita
di altre nove navi e di spazi per 7.080 TEU. Ciò sarebbe
bastato alla CP Ships per superare comodamente la Zim Israel Navigation
ed andare ad occupare la 12a posizione.
I trasporti della CP Ships su base annuale ora ammontano a ben
più di un milione di TEU, con un massiccio incremento del
400% rispetto ai suoi carichi di quattro anni fa. Nel 1998, la
compagnia si aspetta di movimentare almeno 1,1 milioni di TEU
(v. Tabella 3). Ci si aspetta che l'acquisizione della ANZDL incrementi
gli introiti ed i trasporti della CP Ships di un ulteriore 15%.
"L'acquisto della ANZDL contribuisce ad accrescere la piattaforma
regionale australasiatica che abbiamo creato allorquando abbiamo
acquisito la Contship Containerlines nell'ottobre 1997" ha
dichiarato Ray Miles, dirigente in capo della CP Ships. "Con
la ANZDL che fa parte del gruppo, la CP Ships adesso dominerà
il campo in tre mercati regionali chiave (Nord Atlantico, America
Latina ed Australasia)".
Inoltre, è improbabile che la ANZDL sia l'ultimo articolo
nella nota della spesa della CP Ships, dal momento che Miles e
la sua squadra sono alla ricerca di altri rinforzi regionali,
miglioramenti di servizio ed economie di scala per il gruppo.
Hanno disceso la classifica nel 1998 la Mitsui OSK Lines, la
HMM (Hyundai Merchant Marine), la Zim Israel Navigation e la CMA-CGM,
le quali tutte quante hanno perso un posto rispetto alle proprie
posizioni del 1997 (v. Tabella 1). Ma in ognuno di questi casi
le dimensioni delle rispettive flotte sono aumentate, dal momento
che la ZIM ha ampliato la propria capacità del 13,5% sino
a più di 111.000 TEU nel corso degli ultimi 12 mesi.
TABELLA 3 |
PRIMI 20 VETTORI PER MOVIMENTAZIONI (IN TEU) RELATIVE AL 1997 E PREVISIONI PER IL 1998
|
| 1997 | 1998 |
Cosco | 3.250.000 | 3.500.000
|
Evergreen/Uniglory | 3.080.000
| 3.488.000 |
Sea-Land Service | 3.055.159
| 3.200.000 |
Maersk * | 2.900.000 | 3.000.000 /
3.100.000
|
P&O Nedlloyd | 2.320.000
| 2.500.000 |
APL | 1.002.280 | 2.100.000
|
Hanjin Shipping | 1.680.000
| 2.000.000 |
NYK Line | 1.660.000 | 1.670.000
|
OOCL | 1.500.000 | 1.600.000
|
Mediterranean Shipping Co | 1.400.000
| 1.500.000 /
1.600.000 |
Mitsui OSK Lines | 1.350.000
| 1.410.000 |
Hyundai Merchant Marine | 1.332.925
| 1.500.000 |
Hapag-Lloyd | 1.100.000 |
1.300.000 |
Yangming Marine Transport Corp | 1.062.000
| 1.170.000 |
CMA-CGM | 1.000.030 | 1.100.000
|
Zim Israel Navigation | 973.388
| 1.050.000 |
K Line * | 850.000 | 950.000
|
CP Ships | 670.000 | 1.100.000
|
Safmarine & CMBT Lines | 600.000
| 675.000 |
UASC | 429.304 | 475.000 /
500.000
|
Note: * = stime di Containerisation International
|
Fonte: vettori e dati ricavati dalla Containerisation International Liner Shipping Network
|
La HMM e la CMA-CGM, peraltro, hanno fatto registrare tassi di
crescita più modesti nel 1998, dal momento che le loro
capacità di bordo sono aumentate rispettivamente del 3,3%
(3.686 TEU) e del 2,2% (1.942 TEU).
Al contrario, la Yangming ha dovuto segnare un calo nel conteggio
dei propri spazi-containers ed è scivolata di sei posizioni
in classifica, attestandosi al 18° posto. La capacità
in spazi-containers del vettore taiwanese è diminuita dai
96.145 TEU del 1997 ai 78.840 TEU del 1998, dal momento che la
Yangming ha noleggiato a terzi parte del proprio tonnellaggio
e ha restituito ai loro proprietari alcune navi noleggiate.
Ci si aspetta una modesta ripresa nei prossimi due anni, poiché
la Yangming immetterà in servizio 5 navi post-Panamax da
5.200 TEU in corso di allestimento presso la Hyundai Heavy Industries
(tre unità) e la taiwanese CSBC (China ShipBuilding Corp)
(due unità). Le navi in discorso sono destinate al servizio
Europa/Asia del vettore.
Per quanto riguarda gli altri operatori, la Cho Yang è
scomparsa dalla classifica dei primi venti ed è stata rimpiazzata
dalla SCL (Safmarine & CMBT Lines), recentemente ribattezzata
Safmarine Container Lines, in seguito alla recente acquisizione
- da parte della compagnia di navigazione sudafricana - della
quota azionaria della CMB nella CMBT. Nel 1998, il quantitativo
di spazi-containers della SCL è aumentato del 10% circa
sino a poco più di 55.000 TEU. Ciò è stato
in gran parte il risultato dell'incremento - ad opera del vettore
- dei propri traffici Nord Europa/Mediterraneo-Subcontinente indiano
per mezzo di navi con capacità di carico superiore ai 2.800
TEU.
Nel frattempo la UASC è rientrata in classifica, al 19°
posto, dopo un'assenza di quattro anni. Ciò è stato
interamente dovuto alla presa in consegna - da parte dell'operatore
- di 8 navi da 3.800 TEU destinate all'impiego nel suo servizio
Europa/Medio Oriente/Asia, che viene ora effettuato nell'ambito
dell'accordo United Alliance con la Cho Yang Shipping, la DSR-Senator
e la Hanjin. Altre due unità dovrebbero essere consegnate
entro quest'anno.
Al contrario di molti altri operatori presenti nella classifica
dei primi 20, la flotta della UASC comprende un grosso numero
di rinfusiere multiruolo. Specchio di questa situazione è
il fatto che le 31 navi della Classe K (con capacità
massima di carico pari a 525 TEU) siano state riclassificate in
modo tale che la loro capacità di carico media sia
pari ad appena 200 TEU per viaggio.
Quanto al futuro, è probabile che la classifica dei primi
20 sia caratterizzata da una relativa stabilità, con pochi
cambiamenti (e di natura minore) in vista. L'analisi della classifica
delle nuove costruzioni, ad esempio, che è stata compilata
sulla base delle ordinazioni note effettuate dalle compagnie di
linea e non delle contrattazioni degli armatori in relazione al
mercato del noleggio (alcune delle quali si riferiscono ad ordinazioni
di notevoli dimensioni), rivela come anche quest'ultima sia dominata
dai maggiori operatori.
La Evergreen guida la fila con 89.404 TEU (26 navi), mentre la
Maersk (con 81.256 TEU) è al secondo posto e la P&ON
è al terzo, con nove navi per complessivi 39.630 TEU.
Un considerevole quantitativo del nuovo tonnellaggio contrattato
da questi tre vettori è destinato alle esigenze di rimpiazzo,
dal momento che è probabile che la Evergreen metta in vendita
od in disarmo diverse delle proprie navi della classe L
(da 1.810 TEU) e persino della classe G (da 2.728 TEU),
allorquando tutte e 13 le sue nuove navi della classe U
post-Panamax entreranno in servizio entro la metà del 2001.
Anche la Maersk sostituirà alcune delle proprie navi più
piccole impiegate nelle linee primarie, sebbene il suo programma
di nuove costruzioni sia finalizzato alla sostituzione delle navi
noleggiate con unità di proprietà. Questo è
il caso specifico del contratto stipulato con la CSBC per 6 navi
della classe feeder da 1.092 TEU.
Secondo la P&ON, il suo nuovo tonnellaggio andrà a
rimpiazzare le navi della prima e della seconda generazione; le
2 unità da 2.890 TEU rappresenteranno l'ultima fase del
miglioramento dei servizi relativi alla rotta Mediterraneo/Australasia
del vettore. Nel contempo, le 5 navi post-Panamax da 5.000 TEU
in corso di costruzione presso Kavaerner e Aker-MTV, in Germania,
saranno impiegate sulle reti di servizio sia del transpacifico
che Europa/Asia della Grand Alliance.
"L'ordinazione si adatta bene al nostro programma di sostituzioni
finalizzato all'immissione nella flotta di nuovo naviglio moderno
ed alla dismissione delle vecchie navi" ha dichiarato Tim
Harris, dirigente in capo della P&ON. "Le nuove unità
comporteranno notevoli riduzioni dei costi operativi per TEU".
Per quanto riguarda gli altri, la MSC ha ordinato 2 navi da 3.950
TEU alla Hanjin Heavy Industries, mentre il registro ordinazioni
della MOL comprende 5 navi da 2.000 TEU destinate alle esigenze
dei suoi traffici Asia/Costa Orientale Sudamericana. Nel contempo,
le ordinazioni effettuate dalla National Shipping Company of Saudi
Arabia riguardano 3 navi da 4.400 TEU. Queste ultime navi dovrebbero
essere immesse nel servizio Europa/Asia del vettore nel corso
del 2000. Il collegamento viene espletato in collaborazione con
la CMA-CGM e la Norasia Line.
La Norasia, di per se stessa, sta aggregando altre navi alle
proprie operazioni. Nel complesso, otto navi molto veloci (25
nodi) dalla capacità di 1.400 TEU sono in corso di consegna;
le prime due di esse sono state introdotte nel servizio della
compagnia di navigazione recentemente inaugurato sulla tratta
Nord Europa/Montreal.
Notevoli contratti relativi a nuove costruzioni sono stati stipulati
anche da vettori quali la Kien Hung Shipping, la MISC (Malaysian
International Shipping Corp) e la OT Africa Line, ma il tonnellaggio
in consegna a questi operatori in nessun caso sarà sufficiente
per fargli conseguire un posto nella classifica dei primi 20 operatori.
Di modo che, al di fuori del gruppo di testa, quali sono i vettori
che più si stanno adoperando per entrare in classifica?
A dispetto della crisi valutaria asiatica, alcuni specialisti
dell'interasiatico, quali la Wan hai Lines e la RCL (Regional
Container Lines), hanno fatto registrare un'altra buona annata
e hanno ottenuto significativi incrementi delle capacità
delle proprie flotte e delle movimentazioni.
Attualmente, la Wan Hai è il principale candidato alla
promozione, con una flotta dalla capacità di circa 42.000
TEU. Nel 1998, il vettore taiwanese ha siglato accordi relativi
a partenze coordinate ed a scambi di spazi-containers con un certo
numero di operatori di linea primaria, tra cui la MOL e la HMM.
La linea ha inoltre cominciato ad offrire ai propri clienti il
servizio da e per il Medio Oriente ed il sub-continente indiano
per la prima volta.
Inoltre, il vettore, che detiene altresì il 47% della
Madrigal-Wan Hai Lines, sta cercando di entrare nei traffici a
lungo raggio. Ci si aspetta che questo vettore possa fare il proprio
ingresso nella classifica dei primi 20 operatori entro i prossimi
due anni.
Tuttavia, la RCL necessita di maggiore potenza di fuoco, dal
momento che l'attuale ammontare di spazi-containers è pari
a poco più di 25.000 TEU.
In Europa, la Hamburg Sud The Shipping Group sta guadagnando
terreno e potrebbe entrare nella classifica dei principali vettori
l'anno prossimo. Con una capacità di flotta pari a 52.836
TEU (32 navi), l'operatore è attestato al 22° posto,
subito dopo la Cho Yang.
Lo scorso anno, la Hamburg Sud ha acquistato tre compagnie di
navigazione: la Empresa de Navegação Aliança,
la South Seas Steamship - che effettua i servizi di linea del
gruppo norvegese Thor Dahl - e le tratte commerciali Australia/Nuova
Zelanda-Fiji/Tahiti della Barbican Line. Complessivamente, queste
acquisizioni hanno dato quale risultato per il gruppo la disponibilità
operativa di altre sette navi ed il controllo di 10.728 TEU in
più. Inoltre, la Hamburg Sud ha fallito di poco l'acquisto
della BSL.
Non sono state escluse ulteriori acquisizioni e/o associazioni
strategiche, poiché la Hamburg Sud è alla ricerca
delle dimensioni e della scala atte a farle conservare lo stato
di operatore del settore containerizzato di linea.
La Tabella 3 fornisce un'indicazione delle movimentazioni dei
principali vettori nel 1997 e nel 1998. Dal momento che non tutti
gli operatori sono disposti a divulgare tali particolari, dov'era
possibile sono state effettuate delle stime. La tabella mostra
come la Cosco guidi la fila con più di 3,2 milioni di TEU
(vuoti compresi), seguita da presso dalla Evergreen/Uniglory e
dalla Sea-Land, ciascuna con tre milioni di TEU di trasporti annui.
Subito dopo, segue un gruppo di vettori, tra cui la Maersk Line,
la P&ON e la Hanjin, raccolti nella fascia dei 2/3 milioni
di TEU.
La crescita più rapida viene fatta registrare da quelle
compagnie che hanno partecipato ad operazioni di acquisizione,
come la CP Ships e la APL, e/o hanno fatto la propria entrata
in nuovi traffici. In particolare, la HMM, la Yangming e la OOCL
hanno tratto vantaggio dal loro accresciuto impegno nei traffici
interasiatici. La OOCL, inoltre, ha allargato la propria rete
di linee primarie facendo nuovamente ingresso nel traffico Mediterraneo/Asia
ed inaugurando nuovi servizi dal bacino del Mediterraneo agli
Stati Uniti. Questi ultimi sono stati realizzati mediante la sua
partecipazione alla Grand Alliance.
Nel contempo, i volumi della Hapag-Lloyd hanno fatto registrare
negli ultimi anni una crescita impressionante in seguito alla
sua decisione di allacciare i suoi traffici secondari alle proprie
rotte di linea primaria. L'operatore è adesso un importante
soggetto nel settore Nord Europa/Mediterraneo, ad esempio, laddove
carica containers sui viaggi delle navi adibite all'Europa/Asia
e li trasborda a Marsaxlokk.
I primi 20 vettori del mondo si stanno ritagliando una fetta
sempre più grossa dell'attività di trasporto marittimo
containerizzato, schiacciando così gli specializzati nei
traffici locali. Si tratta di una tendenza destinata a continuare,
dal momento che i principali operatori seguitano a rafforzare
le proprie reti di servizio ed a mietere le economie di scala
derivanti dall'impiego di navi più grandi. Il vettore da
cinque milioni di TEU all'anno non sarà ancora per molto
tempo una figura astratta.
(da: Containerisation International, novembre 1998)
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