La compagnia svedese ICB Shipping AB ha acquisito per 309 milioni di dollari l'intera flotta - incluse le unità in costruzione - di Astro Tankers, il ramo cisterne della famiglia greca Angelicoussis; le dieci navi di Astro Tankers, oltre alle tre già ordinate, garantiscono ora alla società di Stoccolma una disponibilità complessiva di 5,2 milioni di tpl e la elevano alle prime posizioni nella lista mondiale del settore cisterniero.
Un acquisto che rappresenta l'ultima mossa di ICB nella disputa - accesasi questo mese - tra le compagnie di armamento scandinave per la supremazia nel settore dei tankers. Una contesa che la rivale Frontline ha scatenato il 1° settembre scorso con un primo fallito tentativo di takeover che ha annunciato di voler ripetere.
Frontline, presieduta dal magnate norvegese John Fredriksen, aveva infatti avanzato un'offerta di 115 corone svedesi per azione, per un ammontare complessivo di 395,2 milioni di dollari.
Una proposta, definita generosa, che è stata però respinta dal consiglio di amministrazione della società di Stoccolma.
Il tentativo dichiarato era quello di creare una delle maggiori compagnie mondiali nel settore cisterniero e di evitare il progettato spostamento di ICB a Singapore; un trasferimento, che deve ottenere il consenso di almeno il 90 degli azionisti, motivato con la prospettiva di una riduzione degli oneri fiscali.
Una eventualità scongiurata da Frontline che a inizio settembre aveva acquistato, con 230 milioni di corone, il 7,4 per cento della compagnia svedese, portando la sua quota al 10 per cento.
L'intesa raggiunta ora da ICB con i greci è vista dagli esperti come un tentativo degli azionisti vicini al presidente della compagnia Clarence Dybeck, che si è da subito schierato contro il tentativo di takeover, di contenere l'attacco dell'armatore norvegese: la famiglia Angelicoussis - vicina al presidente - detiene infatti il 29,6 per cento del capitale ICB, mentre Dybeck possiede il 20 per cento.
Frontline nel frattempo ha perseguito altri obiettivi nel suo programma di espansione: ha recentemente raggiunto un accordo per l'acquisizione della britannica London & Overseas Freighters (LOF) e questa settimana ha acquistato 6 ulcc dall'armatore greco Latsis (inforMARE del 25 settembre).
La compagnia dispone di una flotta di 24 unità, di cui cinque very large crude carriers (vlcc) e cinque petroliere Suezmax, a cui si aggiungono tre Suezmax e tre Panamax di LOF.
Proprio oggi inoltre Frontline ha annunciato un aumento di capitale da 133,6 a 220 milioni di dollari, un incremento effettuato in vista di un rinnovato tentativo di takeover su ICB.
La partita sembra quindi ancora "tutta da giocare".
B.B.
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