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IN GRAVE DIFFICOLTA' IL CANTIERE TEDESCO ELBEWERFT BOIZENBURG
Ha ricevuto un aiuto di 3 milioni di marchi per "sopravvivere" fino a fine anno, ma il suo futuro è molto incerto
21 ottobre 1997
Percorsi sempre in salita per i cantieri navali tedeschi.
Dopo il fallimento del Bremer Vulkan, un vero e proprio 'tonfo' con ripercussioni in numerosi settori dell'economia marittima, non pochi sono stati i cantieri di piccole e medie dimensioni che hanno dovuto dichiarare forfait.
Il governo si adopera per salvare aziende e posti di lavoro, ma per far questo deve stanziare ingenti somme.
Nei giorni scorsi il cantiere dell'ex Germania Est Elbewerft Boizenburg (EWB) ha ricevuto un aiuto pubblico di 3 milioni di marchi (quasi 3 miliardi di lire) che gli permetterà di sopravvivere fino alla fine dell'anno.
Lo stanziamento ha messo fine all'occupazione dello stabilimento da parte dei suoi 318 dipendenti, dopo un lungo negoziato fra il Land di Mecklenburgo Pomerania orientale e l'agenzia federale per le privatizzazioni BvS.
Il cantiere EWB era stato privatizzato nel 1993 con un versamento di 200 milioni di marchi (circa 195 miliardi di lire) di fondi speciali destinati alle imprese dell'ex Repubblica Democratica Tedesca per facilitare il passaggio all'economia di mercato.
Il compratore, il gruppo tedesco occidentale Petram, aveva rivenduto il 51% della proprietà al vecchio direttore del gruppo Bremer Vulkan, ma poi il cantiere era stato dichiarato fallito il 27 maggio scorso.
Ora il tribunale fallimentare sta cercando dei possibili, ma poco probabili, investitori.
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