Dodici società di leasing di equipaggiamento per il trasporto a container che hanno sede in Italia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti hanno denunciato lo Stato venezuelano per rottura di un contratto. La causa è stata istruita dall'Institute of International Container Lessors e prevede una richiesta d'indennizzo ammontante a 55 milioni di dollari (oltre 93 miliardi di lire). Il governo venezuelano ha rifiutato di riconoscere gli accordi presi con i noleggiatori di container. Le dodici società di noleggio di container affermano che il governo venezuelano ha incoraggiato più volte la Compania Anonima Venezolana de Navegacion (CAVN) a far affidamento sull'intervento pubblico per far fronte alle sue necessità finanziarie e che gli equipaggiamenti come i container forniti in leasing non sono mai stati pagati o non sono stati restituiti.
Le società in causa sono: Bridgehead Container Services Ltd., Cronos Container Ltd., Flexi-Van Leasing Inc., Interpool Ltd., Matson Leasing Co. Inc., Sea Containers America Inc., Sea Containers Italia srl, Trac Lease Inc., Transamerica Leasing Inc., Trans Ocean Container Corp., Triton Container International Ltd., XTRA Inc. Avevano fatto contratti di noleggio container dal 1980 al 1992 con piani di pagamento nel 1993 e nel 1994.
Quando fu certo che la CAVN non avrebbe fatto fronte ai suoi impegni, nel 1994, alcune sue navi furono sequestrate e poi restituite dietro promessa di pagamento dei debiti. Nell'ottobre del 1995 la CAVN venne dichiarata fallita, cessò le operazioni e fu messa in liquidazione. Tra il febbraio e il settembre del 1995 intervenne un accordo, in base al quale i creditori dovrebbero ricevere 30 milioni di dollari (oltre 50 miliardi di lire). Accordo che però in seguito è stato misconosciuto dal governo venezuelano. |
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