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Il Padiglione del Mare e della Navigazione di Genova si è arricchito di un nuovo settore di 120 metri quadrati in cui sono state rappresentate le fasi di realizzazione di un leudo in un cantiere del secolo scorso. La ricostruzione è a grandezza naturale e comprende l'ossatura dell'imbarcazione, lunga 15 metri e larga 5, e cinque manichini che raffigurano i lavoranti e i progettisti di un tipico scalo di costruzione della delegazione genovese di Sestri Ponente.
I leudi erano imbarcazioni, già presenti in epoca altomedioevale, utilizzate per trasportare prodotti liguri - come vino, formaggi, olio - sia navigando lungo costa che in mare aperto, fino a raggiungere anche la Sicilia, la Puglia, la Grecia e la Spagna. I cinque manichini esposti, che contribuiscono con fattezze estremamente realistiche a rendere attuale la scena, sono stati realizzati da una ditta specializzata inglese e raffigurano i volti di importanti personaggi della storia marinara del paese della riviera ligure di Chiavari. I manichini sono occupati nell'opera di costruzione dello scafo: c'è il maestro costruttore navale chiavarese Matteo Tappani, uno dei migliori architetti navali dell'Ottocento, ci sono due segantini intenti a ricavare un asse di legno da un tronco, un calafatatore e un fabbro, posto all'interno della sua officina.
La ricostruzione, messa a disposizione dalla Camera di Commercio di Genova, è la prima di questo genere in Italia a essere proposta a grandezza naturale. Il Padiglione del Mare e della Navigazione ha accolto nell'ultimo anno di attività 51 mila visitatori ed è diventato un importante punto di riferimento nel panorama dei musei marittimi europei, tanto da essere inserito dalla commissione dell'"European Museum of the Year Award" nella rosa dei 10 finalisti in lizza per la premiazione dei musei allestiti o ricostruiti negli ultimi due anni e segnalati per la qualità e l'innovazione degli allestimenti.
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