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All'assemblea generale dell'European Sea Ports Organization (ESPO), associazione che raggruppa i porti europei, sono state affrontate problematiche e illustrati progetti riguardanti molti aspetti della vita portuale. La riunione, svoltasi dal 26 al 29 maggio a Lisbona, è stata innanzitutto occasione per proporre all'inglese Robert Coleman, direttore generale della DGVII Trasporti della Commissione Europea, i diversi punti di vista dei porti europei sul Green Paper, il controverso documento programmatico sui trasporti pubblicato lo scorso dicembre dalla Commissione UE.
E' stato inoltre illustrato il progetto ECO-Info, il cui project manager è l'olandese Hermann Journé del porto di Amsterdam. L'iniziativa prevede la creazione, entro il prossimo anno, di una banca dati che raccoglierà le esperienze di una cinquantina di scali europei su problemi ambientali quali l'inquinamento da polvere, da rumore, le merci pericolose, i dragaggi, il riciclaggio di terreno inquinato, ecc.
'Prime partner' del progetto sono i porti di Anversa, Barcellona, Genova, Goteborg e Rotterdam, a cui sono aggregati come 'second partner' circa 40 porti di tutti i Paesi dell'Unione Europea.
A Lisbona Fabio Capocaccia, segretario generale dell'Autorità Portuale di Genova, ha illustrato i problemi ambientali dello scalo ligure, che riguardano anche lo stretto rapporto tra territorio portuale e cittadino: il canale di calma di Voltri, i problemi di sicurezza del porto petroli, le polveri delle rinfuse, i rumori dell'area delle riparazioni navali sono alcuni temi che verranno inseriti nel database di ECO-Info insieme alle soluzioni proposte e ai relativi costi. |
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