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Due nuove unità per la Eastern Car Liners e per la Nam Sung
Sono la nave tradizionale "Golden Indus" di 13.000 tpl e la "Victory Star" da 700 teu
14 ottobre 1998
Si infittiscono i servizi che collegano tra loro i porti dell'Asia orientale, anche come linee di supporto a quelli delle grandi compagnie che forniscono collegamenti attraverso il Pacifico e per l'Europa. Alcuni di questi servizi sono tradizionali, come quello della compagnia giapponese Eastern Car Liners (ECL) tra porti del Giappone e porti del sud-est asiatico. L'ECL ha preso recentemente in consegna la nave Golden Indus di 13.000 tonnellate di portata lorda, dotata sia di un portellone per movimenti ro-ro che di due bighi della potenza di sollevamento di 60 tonnellate, gemellabili a 120 tonnellate. L'unità è stata costruita nel cantiere navale giapponese Kitanihon.
Il cantiere sudcoreano Shin-A ha invece consegnato alla compagnia Nam Sung la nave portacontainer da 700 teu Victory Star, che è stata immessa in un collegamento tra la Corea del Sud, il Giappone e la Cina. E' la nave più grande della compagnia sudcoreana, che negli scorsi anni aveva ricevuto dallo stesso cantiere quattro unità da 342 teu, la Bonny Star, la Glory Star, la Happy Star e la Merry Star.
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