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Prossima privatizzazione del cantiere navale De Schelde di Flushing
All'acquisto sono interessati i cantieri Damen Shipyards e Blohm+Voss, ma solo se il ministero della Difesa ne terrà conto nei suoi programmi di costruzioni militari
5 dicembre 1998
Di fronte alla rinnovata e travolgente offensiva dei cantieri navali asiatici, specialmente sudcoreani, che pur di sopravvivere praticano prezzi stracciati, quelli europei non hanno finora trovato che la protezione dello Stato, invocata e ottenuta spesso in contrasto con la legislazione europea.
Ma la via della privatizzazione, intrapresa nella gran parte dei settori industriali di tutte le nazioni, è stata imboccata anche dal comparto cantieristico europeo. Una scelta operata in un momento certo non facile per l'industria navale mondiale.
Tocca ora al cantiere pubblico olandese De Schelde di Flushing (Vlissingen) affrontare questo processo e, secondo i programmi, la privatizzazione dovrebbe essere portata a termine nei prossimi mesi. Il cantiere, che appartiene per il 90 per cento allo Stato e per il 10 per cento alla provincia di Zeeland, ha registrato l'anno scorso una perdita di 52,7 milioni di fiorini. Quest'anno il passivo probabilmente sarà di 5 milioni di fiorini, ma - nonostante il miglioramento dei conti - la situazione finanziaria è comunque ancora delicata e l'Olanda ha deciso di mettere sul mercato il cantiere.
Alla privatizzazione della società sono interessati il cantiere Damen Shipyards, che lo potrebbe destinare alle costruzioni militari, e il cantiere tedesco Blohm+Voss. Se l'interesse delle due società si concretizzerà, il ministero olandese degli Affari economici potrebbe destinare al De Schelde una sovvenzione di 60 milioni di fiorini, trasformata dalla società in un aumento di capitale per evitare gli strali della Commissione Europea. Ma è stato comunque ritenuto necessario che il ministero della Difesa continui a utilizzare lo stabilimento di Flushing per le costruzioni militari. Quelle civili non basterebbero assolutamente per mantenere in vita il De Schelde.
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