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Qualche ora fa è stato raggiunto un accordo per la cessione della Mobil Corporation alla Exxon Corporation, sulla base di circa 80 miliardi di dollari USA. Si tratta della più grande fusione mai avvenuta nel settore industriale, che darà vita al nuovo colosso del petrolio Exxon Mobil Corporation. L'intesa prevede lo scambio di 1,32015 azioni della Exxon per ogni azione della Mobil, quest'ultima valutata circa 99 dollari, contro gli 86 della quotazione Mobil di ieri. L'operazione consentirà di assegnare agli azionisti Mobil il 30 per cento della nuova società e a quelli Exxon il restante 70 per cento.
Alla guida del nuovo gruppo vi sarà l'attuale presidente e amministratore delegato della Exxon, Lee Raymond, che ricoprirà le stesse cariche nella Exxon Mobil; vice presidente sarà Lucio Noto, attuale presidente e CEO della Mobil. Il quartier generale sarà stabilito a Irving, nel Texas.
L'operazione di fusione dovrebbe garantire nei piani della Exxon Mobil un taglio dei costi pre-tasse di circa 2,8 miliardi di dollari, ma - secondo indiscrezioni - prevederebbe anche la perdita di 12.000 posti di lavoro. Incertezza anche per la linea di condotta che il nuovo gruppo adotterà per la propria flotta di navi cisterna che, con i circa 3,7 milioni di tonnellate di portata lorda delle unità di proprietà Mobil e 1,6 milioni di tpl di quelle di proprietà Exxon, è una della più grandi del mondo e la prima fra le compagnie petrolifere. E' stata infatti differente la strategia mantenuta dalle due società sino ad ora: Exxon, dopo il gravissimo inquinamento provocato dalla Exxon Valdez, ha infatti progressivamente abbandonato la gestione diretta della flotta di tankers trasferendola alla compagnia Seariver. La Mobil mantiene invece direttamente il controllo delle proprie navi.
Oltre alla grande fusione tra Exxon e Mobil, il mercato petroliero è ricco di altri colpi di scena. E' stato infatti ufficializzato il fallimento delle trattative per l'alleanza tra la Texaco e la Royal Dutch Shell, ma è stata anche annunciata oggi l'acquisizione della belga Petrofina da parte della francese Total, che ha inaspettatamente vinto con un'offerta di 11 miliardi di dollari la concorrenza dell'altro gruppo francese Elf Aquitane. L'operazione porterà alla costituzione della Total Fina, il sesto gruppo petrolifero mondiale e il terzo in Europa alle spalle della Royal Dutch Shell e della recente fusione BP-Amoco. La Total acquisterà il 41% della Petrofina direttamente dai maggiori azionisti della società, Electrafina, Tractebel e Electrabel, mentre la quota restante verrà scambiata sulla base di 9 azioni Total contro due azioni Petrofina. La quotazione delle azioni Petrofina è stata valutata 19.482 franchi belgi contro i 15.700 della quotazione di ieri alla Borsa di Bruxelles.
Analogamente a quanto previsto per la creazione della Exxon Mobil, presidente e amministratore delegato di Total Fina sarà Thierry Demarest, che attualmente ricopre le stesse cariche alla Total, mentre vice presidente sarà Francosi Cornelis, presidente della Petrofina. |
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