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La Croazia concede alla Bosnia libero accesso al porto di Ploce
Da tempo Sarajevo, sostenuta dagli Stati Uniti, chiedeva il diritto di servirsi del porto adriatico
15 dicembre 1998
La Bosnia ha necessità di un accesso adeguato al mare Adriatico. Infatti dopo la frantumazione della Jugoslavia nel 1991, alla Bosnia è rimasto il piccolo porto di Neum, che non è accessibile neanche a navi di medio-piccolo tonnellaggio. Sarajevo, sostenuta in questo tentativo da Washington, da tempo reclamava il libero accesso a Ploce, che è collegata a Sarajevo da una linea ferroviaria. Il governo croato ha resistito a lungo alle pressioni diplomatiche congiunte della Bosnia e degli Stati Uniti, accampando presunte minacce alla sua sovranità territoriale, ma infine ha ceduto concedendo alla Bosnia la possibilità di servirsi dello scalo adriatico.
Zagabria come contropartita ha ottenuto il diritto d'instaurare speciali relazioni con la Federazione croato-musulmana che vive in Bosnia. L'accordo, che dà luogo ad una collaborazione di rilievo sia sul piano economico che su quello culturale, contiene anche una parte, molto importante per Zagabria, che regola il problema del finanziamento da parte della Croazia della sua componente nell'esercito della Federazione.
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