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Non solo le petroliere, ma anche i porti possono essere incolpati e condannati per inquinamento: e quanto è successo a seguito dell'incidente occorso alla cisterna Sea Empress, di 147.000 tonnellate di portata lorda, che si era arenata presso Milforn Haven nel febbraio del 1996. Il tribunale di Cardiff ha inflitto all'amministrazione portuale una multa di 4 milioni di sterline, oltre a 825.000 sterline per spese di giudizio.
Durante i sette giorni in cui si sono svolte le operazioni di disincaglio, la nave aveva versato 72.000 tonnellate di petrolio sulla costa di Milford Haven, che è classificata zona protetta. Il disinquinamento della zona era costato 60 milioni di sterline.
Il tribunale ha giudicato responsabile dell'incidente sia un pilota del porto piuttosto inesperto, che non aveva mai pilotato una nave di quella taglia, sia il sistema di sorveglianza radar del porto, che era difettoso.
Il porto di Milford Haven è uno dei "trust port", che hanno uno statuto autonomo e sono gestiti da un consiglio d'amministrazione che reinveste i profitti a beneficio degli utenti e degli interessi locali e regionali. Dei 600 porti della nazione, 90 hanno questo statuto.
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