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La crisi economica asiatica ha fatto sentire i suoi effetti negativi un po' ovunque, con segni più immediati e più evidenti nel movimento marittimo, e quindi nel traffico portuale. Questa flessione ha interessato anche l'Africa, ma marginalmente, visto che i problemi di traffico dei porti africani sono in gran parte dovuti a fattori interni. Nel Gabon, ad esempio, è calata vistosamente la domanda di legname locale e si è ridotta anche la ricerca e la scoperta di nuove riserve di petrolio. Nonostante questa diminuzione delle attività commerciali e industriali, l'African Development Bank - tenendo conto dell'importante ruolo dei porti nazionali - ha concesso un prestito di 11 miliardi di franchi del Centro Africa al Gabonese Ports Board per la modernizzazione del porto di Owendo, che nel 1998 ha registrato un'attività inferiore rispetto all'anno precedente, con una contrazione dei traffici compresa tra il 5 e il 10 per cento.
I collegamenti marittimi del Gabon con il resto del mondo fanno capo ai due porti di Owendo e di Port Gentil. Il traffico a Owendo ha registrato 1.136 navi nel 1995, 1.232 nel 1996 e 1.212 nel 1997, un traffico merci di 3.294.000 tonnellate nel 1995 e di 3.269.000 nel 1997. Le importazioni sono aumentate del 5 per cento, ma le esportazioni hanno subito un calo dell'8 per cento a causa delle difficoltà del trasporto di tronchi di legno per ferrovia.
Statistiche sempre in crescita invece per Port Gentil, che ha svolto un traffico di 17.448.000 tonnellate di merci nel 1995, 17.691.000 nel 1996 e 18.409.000 nel 1997. |
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