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Meno incertezze sul futuro della bandiera 'ombra' liberiana
Risolta la conflittualità tra la società di gestione International Registries, Inc. e il governo di Monrovia
20 maggio 1999
Alcuni giorni fa il governo della Liberia, l'International Registries, Inc. e il Liberia International Ship & Corporate Registry (LISCR) hanno raggiunto un accordo che ha assegnato a quest'ultima società la totale gestione delle attività marittime, e quindi del registro di navigazione liberiano, a partire dal 1° gennaio 2000.
La flotta mercantile con bandiera liberiana (1649 navi per 100.199.000 tonnellate di portata lorda), seconda nel mondo dopo aver mantenuto per lungo tempo il primato e dopo essere stata infine superata cinque anni fa da quella del Panama che ora guida la classifica mondiale con 4.656 navi per 145.509.000 tonnellate di portata lorda, era sul punto di ridurre drasticamente la propria consistenza a causa di una controversia relativa alla gestione della bandiera. Questa è stata per decenni, ed è ancora oggi per antonomasia, una bandiera 'ombra', una bandiera cioè a cui ricorrono molti armatori per sfuggire all'imposizione fiscale vigente nella propria nazione.
La gestione della bandiera liberiana è affidata da mezzo secolo alla società americana International Registries, Inc. (IRI) di Reston (Virginia), che svolge questa attività tramite la sua filiale International Trust Company of Liberia (ITC).
In base ad un accordo con il governo di Monrovia, IRI e ITC assicurano la gestione della bandiera per un periodo la cui durata è stata definita nel 1975 e poi prorogata due volte: nel 1983 infatti il termine dell'accordo di gestione venne fissato al 31 dicembre 1999, la seconda volta - nel 1993 - mentre nel paese imperversava la guerra civile, la durata fu prolungata fino al 31 dicembre 2009.
Nel luglio del 1997 l'elezione del presidente Charles Ghankay Taylor mise fine a sette anni di guerra civile e mutò le relazioni tra lo Stato liberiano e l'ITC. Nel novembre dello stesso anno infatti il governo liberiano informò l'ITC che il prolungamento dell'accordo intervenuto nel 1993 era nullo perché privo di valore giuridico, e un mese dopo il commissario agli Affari marittimi della Liberia - nel corso di una conferenza a New York - annunciò che il contratto tra il suo paese e l'IRI/ITC non sarebbe stato rinnovato dopo il 31 dicembre 1999. Da quella data, e per un periodo di dieci anni, la bandiera liberiana sarebbe stata gestita dal Liberian International Ship & Corporation Registry (LISCR), nuova ragione sociale dell'International Shipping Registry creato nel 1998 da Jay Cohen e Lester Hyman.
Lo scontro che si è sviluppato tra il governo liberiano e l'IRI/ITC è stato aspro ed è sfociato in una serie di azioni giudiziarie: la Liberia aveva accusato l'attuale società di gestione di mancanza di trasparenza, del mancato pagamento di 20 milioni di dollari di tasse e dell'assunzione della gestione della bandiera "concorrente" delle Isole Marshall. L'IRI a sua volta aveva replicato asserendo che l'accordo del 1993 restava pienamente valido ed aveva accusato il LISCR di aver stretto accordi su basi di concorrenza sleale.
La situazione, che avrebbe potuto comportare l'accertamento di danni per parecchie decine di migliaia di dollari, era gravissima e creava incertezza nel mondo marittimo che aveva iniziato ad allontanarsi dalla bandiera liberiana. La confusione era stata accresciuta da un nuovo fatto: nello scorso marzo il governo di Monrovia aveva modificato la legislazione nazionale relativa alle imprese. Era stato deciso che ogni società stabilita in Liberia avrebbe dovuto designare, pena multe salatissime, un agente residente nella nazione, titolare di una licenza rilasciata dal ministero degli Affari esteri. Rimaneva del tutto incerto quindi quale avrebbe potuto essere il futuro delle attività dell'IRI/ITC in Liberia dopo il 31 dicembre, e anche quello del LISCR.
Il trasferimento di navi sotto altra bandiera era diventato un pericolo reale, e l'esodo aveva già avuto inizio: la compagnia petrolifera americana Chevron aveva ad esempio posto sotto altra bandiera quattro petroliere, esprimendo l'intenzione di operare la stessa scelta con altre unità.
Il recente accordo, di cui non sono stati resi noti i termini, sembra avere risolto queste ombre. Il generale Charles H. Baumann, presidente e direttore esecutivo dell'International Registries, Inc., ha comunque sottolineato che "è intenzione dell'IRI rimanere la più importante e collaudata società privata nel settore dell'amministrazione di navi e nella gestione di registri di navigazione". Baumann ha inoltre dichiarato che non rispondono al vero le notizie diffuse riguardo al passaggio del personale impiegato all'IRI alla società che gestirà dal prossimo 1° gennaio il registro liberiano, ricordando che l'International Registries, Inc. continuerà a gestire il registro delle Isole Marshall.
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