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Assemblea del Comitato delle compagnie di assicurazioni marittime di Genova
Calo degli importi liquidati, ma i danni ancora a riserva sono di notevole entità
28 maggio 1999
Si è svolta a Genova la 139ma assemblea del Comitato delle compagnie d'assicurazioni marittime, presieduta da Giorgio Mitolo, presidente onorario della Società Italiana Assicurazioni e Riassicurazioni di Genova. Di seguito uno stralcio della relazione del presidente:Signori, è questa la 139ma assemblea del nostro Comitato e porgo a voi tutti il più cordiale e sincero benvenuto. Come da tradizione, prima di dare inizio all'esame e all'illustrazione dei nostri rendiconti e della vita del nostro ente, desidero brevemente relazionarvi sulla situazione del mercato assicurativo in generale e su quello trasporti in particolare.
In Europa tutte le economie facenti parte dell'Unione Europea hanno subito un notevole rallentamento che si è evidenziato principalmente sul nostro mercato.
Negli USA l'espansione economica è continuata a ritmo notevole con una crescita sempre più sensibile e con una notevole riduzione della disoccupazione.
In Estremo Oriente si stanno sistemando le tormentate vicende finanziarie e valutarie che hanno colpito tutti i mercati asiatici.
Con l'entrata in vigore dell'euro, fattore di rilevante importanza, stiamo assistendo ad una notevole riduzione dei tassi d'interesse i cui benefici sono però frenati dall'attuale situazione dell'economia in notevole rallentamento.
I fatti che attualmente coinvolgono tutti i paesi della NATO con l'attuale situazione di belligeranza in corso contro la Jugoslavia e il notevole afflusso di profughi provenienti da quelle terre tormentate non inducono certamente uno stato d'animo di serenità tale da permettere alle varie economie di puntare a programmi di sviluppo.
Ed ora esaminiamo i fatti più significativi inerenti il nostro settore.
Il 1998 è stato certamente un anno che, come si evidenzia dai bilanci delle varie società, ha mostrato tutte le carenze del mercato assicurativo penalizzato anche dalla mancanza di rendite finanziarie che in passato avevano sempre compensato le perdite tecniche.
Il mercato trasporti evidenzia in modo particolare una continua erosione dei tassi di premio sia nel settore Corpi che nel settore Merci, ma ciò che più preoccupa è l'incremento dei sinistri.
A titolo esemplificativo riportiamo i dati elaborati dal Norway Central Union of Marine Underwriters, che riguardano principalmente il mercato norvegese, che prevedono per il settore Corpi nel 1997 una Loss Ratio di circa il 100%, un ulteriore deterioramento per il 1998 che prevede una L/R intorno al 120%, mentre il 1999 si proietta alla L/R del 135% e nel 2000 si prevede raggiunga il 150%.
Le aspettative che nel 1997 si erano create intorno all'adozione dell'ISM Code sono andate in parte deluse. Il mercato dei Lloyds evidenzia a settembre del 1998 la perdita totale di 58 navi (per oltre 353.000 tonn.), di cui 32 general cargoes (incluse porta container ships), 10 bulk-carriers, e il resto tankers e varie.
La perdita di vite umane per i primi nove mesi del 1998 è stata di 285 persone, contro le 263 di tutto il 1997. In particolare questi dati non tengono conto delle perdite di vite umane che si sono verificate su navi sotto le 500 tonn. Tali perdire in particolare riguardano piccoli ferries, pescherecci, ecc., e ammontano a circa 1380 persone.
Altro dato significativo è il continuo aumento dei costi di riparazione. Tale fatto induce molti armatori a non riparare le navi danneggiate ma a richiedere una Constructive Total Loss.
Anche nel 1998 il settore assicurativo ha manifestato una accentuata concorrenzialità i che ha comportato e continua a comportare una continua flessione nei tassi di premio assolutamente impensabile qualche anno fa.
Ma ritengo inutile stare a soffermarmi su dettagli tecnici o su parametri di comparazione rispetto al passato. Stiamo vivendo in una momento di cosiddetto mercato globale che sta sovvertendo tutti quei sistemi assicurativi e riassicurativi su cui tutto il mercato fino a qualche anno fa si era basato.
Le concentrazioni di brokers hanno avuto ed avranno in futuro una sensibile influenza sulla trattativa degli affari. Le continue perdite, che dal 1997 in poi stanno portando ad una situazione insostenibile, dovranno certamente provocare una reazione dei mercati come quella verificatasi nel lontano 1991. I primi sintomi si cominciano a notare: è sempre più difficile ottenere coperture biennali ed il mercato sta, in linea di massima, correggendo le proprie tendenze.
Siamo ancora molto lontani dall'equilibrio tecnico che i rapporto Premi/Danni dovrebbe determinare, ma mi auguro che dopo il 2000 i favorevoli segnali che già hanno cominciato a serpeggiare sul mercato trovino una concreta attuazione.
La Flotta mondiale ammontava alla fine del 1998 a 531.893.296 tonn. per un totale di 85.828 navi di cui CEE e secondi registri CEE rispettivamente 53.866.898 tonn. con 10.027 navi e 20.988.962 tonn. con 1554 navi.
La flotta italiana ammontava a 6.818.632 tonn. per un totale di 1.329 navi.
I dati sopraportati sono tratti dal Lloyd's Register of Shipping World Fleet ed elaborati dal RINA in una tabella dettagliata di cui allego copia.
Il nostro Mercato ha continuato e continua a dare alla propria clientela un servizio sempre più apprezzato particolarmente agli Armatori tradizionali ed anche sul mercato estero le compagnie italiane hanno acquisito una notevole clientela presso la quale godono di larga stima e preferenza.
I principali danni che hanno colpito il nostro Mercato sono:
Data
Avvenimento
Valutazione US $
Delega
BULKTIGER
16.07.98
Incaglio
3.200.000
UMS G.M.
CASTORO V
09.06.98
Cattivi tempi
9.680.000
PADANA
BAHAMAS
29.08.98
Danni da contaminaz.
7.000.000
SIAT
BELUGA
09.10.98
Incendio
4.400.000
SIAT
SARDEGNA BELLA
03.03.98
Danni in bacino
6.950.000
UMS G.M.
AGIA ERINI
10.01.98
Incendio
4.650.000
FONDIARIA
Tutto quanto sopra esposto ci porta ad alcune semplici ma rilevanti considerazioni:
il mercato assicurativo trasporti si è certamente modificato,
i Broker hanno assunto sempre maggior potere contrattuale nei confronti dei sottoscrittori. Vorrei però qui puntualizzare in maniera ben precisa che la Riassicurazione è e rimane patrimonio e responsabilità delle Compagnie.
I sinistri sono in continuo aumento anche perché i costi di riparazione sono sempre più onerosi.
Altro punto su cui desidero attirare l'attenzione di tutti è la puntualità nell'incasso dei premi. L'armamento mondiale sta attraversando un momento di particolare difficoltà e, mentre in passato, in caso di fallimento e/o di mancato pagamento dei premi, le banche vincolatarie si facevano carico del pagamento dei premi, oggi vediamo che molto spesso di fronte ad una polizza disdettata dagli Assicuratori non ci sono reazioni da parte dell'ente vincolatario.
E passiamo ora ad analizzare l'attività tecnica del Comitato che, nel controllo degli atti liquidatorii che le Compagnie aderenti ai due accordi - italiano ed estero - sottopongono volontariamente e settimanalmente al suo esame, ha la principale espressione.
Di tale attività dei nostri due Organi di controllo gli allegati di pagg. 7 e 8 forniscono, in sintesi, i dati più salienti.
Navi di bandiera e/o interesse italiano: nel decorso 1998 si sono tenute 48 riunioni settimanali con l'intervento di 305 Funzionari di Compagnia e 48 presenze di Liquidatori Osservatori oltre ai Dottori Giorgio e Stefano Cavallo ed al Rag. Giuseppe Finocchio.
Le varie pratiche sono state esaminate complessivamente 818 volte ed i benestari rilasciati 468: rispettivamente 159 pratiche in più e 84 benestari sempre in più rispetto all'esercizio precedente.
Nel complesso si è avuto nel 1998 un decremento di circa il 23,50% del totale degli importi autorizzati - formati da acconti, liquidazioni, ed esborsi Delegataria - rispetto all'esercizio precedente: infatti, sono state concesse autorizzazioni per complessive L. 94.150.016.000 contro L. 123.593.230.000 del 1997 con una diminuzione di L. 29.443.214.000.
Facendo un raffronto dei dati degli ultimi sette anni notiamo che dopo un progressivo aumento dal 1992 al 1996, punta massima con oltre 156 miliardi di indennizzi approvati, si è verificata una costante diminuzione che in due anni ha ridotto gli importi autorizzati di oltre 62 miliardi di Lire pari al 41% circa.
Andamento sostanzialmente diverso dobbiamo, invece, purtroppo registrare per le navi di bandiera Estera.
Premesso che nel decorso 1998 si sono tenute 48 riunioni del Collegio Controllo con la presenza di 262 Funzionari di Compagnia, con 48 interventi del Liquidatore Osservatore e del Rag. Finocchio e che le pratiche aperte sono state 224, vale a dire 51 in più rispetto all'anno precedente, le autorizzazioni di pagamento concesse nell'esercizio 1998 hanno subito un notevole incremento in termini di numero e in termini di ammontare.
Infatti, i benestari concessi sono passati da 269 a 475 con 206 pratiche in più, mentre gli importi complessivamente autorizzati, sono passati da L. 117.682.000.000 del 1997 a L. 128.370.000.000 del 1998. Percentualmente l'aumento è stato del 9% circa.
Facendo un raffronto degli importi complessivamente autorizzati dal 1992 al 1998 notiamo che per l'ASNE dal 1994 al 1998 si è verificato un continuo incremento degli importi autorizzati: andamento quindi, come già accennato, diametralmente opposto alla statistica relativa alle navi di bandiera e/o interesse italiano.
Riepilogando, complessivamente tra navi di bandiera e/o interesse italiano e navi estere, sono stati autorizzati nel 1998 dal nostro Comitato importi per L. 221.520.000.000 con una diminuzione rispetto al 1997 dell'8,5% circa.
Il Comitato ha inoltre assiduamente seguito - tramite il nostro Segretario - le numerose riunioni del "Comitato Utenti del Porto di Genova" particolarmente attivo in questi ultimi anni a seguito delle intervenute trasformazioni normative in ambito nazionale ed europeo nell'operatività degli scali portuali in generale e dello scalo di Genova in particolare.
Dai dati sopra esposti sembrerebbe che il 1998 sia stato un anno favorevole in quanto gli importi liquidati dal Comitato sono scesi dell'8,5%.
Per chiarezza vorrei puntualizzare che i danni ancora a riserva sono di notevole entità, che non vi sono state grosse Major Casualties e, dato importantissimo, che, mentre i danni secondo quanto sopra esposto sarebbero scesi come liquidato dell'8,5%, i premi sono stati ridotti mediamene fra il 15 e il 20%.
STATISTICHE FLOTTE INTERNAZIONALI (navi mercantili per navigazione marittima aventi almeno 100 GT) Situazione alla fine dell'anno indicato
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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