Dopo mezzo secolo cade nei trasporti aerei il principio dei diritti di traffico bilaterali sancito a Chicago da una conferenza internazionale nel 1944. Questa notte, dopo trattative che sono iniziate domenica scorsa, è stato firmato a Chicago dal ministro italiano dei Trasporti, Tiziano Treu, e dal segretario statunitense ai Trasporti, Rodney Slater, l'accordo "Open Skies", che assicura a tutte le compagnie aeree italiane e americane di far scalo negli aeroporti delle due nazioni senza limiti di frequenze e di capacità. Contestualmente le autorità americane hanno concesso all'Italia la antitrust immunity, che permette all'alleanza Alitalia-KLM e alle loro associate americane, North West e Continental, di operare sul mercato americano come un'unica compagnia aerea senza incorrere nel divieto di cartello imposto dall'autorità americana garante della concorrenza. La antitrust immunity è un beneficio di cui godono poche compagnie aeree europee, tra cui Lufthansa e KLM.
Il ministro Treu ha detto che l'accordo è molto importante in vista del Giubileo. "L'Open Skies - ha affermato - permetterà anche all'aeroporto di Fiumicino, in parte penalizzato dallo sviluppo di quello della Malpensa, di recuperare quote di traffico". Infatti dopo il completamento dell'iter burocratico l'intesa permetterà l'arrivo di altre compagnie aeree sulle rotte nordatlantiche, e a beneficiarne sarà soprattutto l'aeroporto romano di Fiumicino, dove arriveranno due grandi vettori aerei americani: l'American Airlines, con un collegamento quotidiano Roma-Chicago, e la Northwest sulla tratta Roma-Detroit. I due vettori USA si aggiungeranno ad Alitalia, Continental, US Airways, TWA, Delta ed El Al (due volte la settimana il collegamento Gerusalemme - Roma - New York), che già operano tra Roma e varie destinazioni negli Stati Uniti.
"Inoltre - ha aggiunto il ministro Treu- la firma dell'accordo pone l'Italia tra le nazioni all'avanguardia nella liberalizzazione del trasporto aereo extra europeo ed assicura all'Italia la possibilità di una maggiore presenza sul mercato nordamericano".
Il segretario Slater ha affermato che da quando Clinton è presidente gli Stati Uniti hanno concluso 37 accordi di "Open Skies" che hanno deregolamentato il mercato dei trasporti aerei "Questi accordi - ha affermato - sono utili per gli USA e per il resto del mondo. Creano posti di lavoro, rafforzano gli scambi commerciali e promuovono un libero e democratico mercato".
Inoltre questo tipo di intese determina un calo sensibile delle tariffe. Nei collegamenti governati dall'accordo "Open Skies" le tariffe di trasporto sono calate del 17,5% tra il 1996 e il 1998
L'Air Transport Action Group del Dipartimento dei Trasporti ha calcolato che l'impatto dei trasporti aerei sull'economia globale vale un trilione di dollari (1994), e il settore assicura lavoro a 24 milioni di persone (3,3 milioni direttamente impiegate nell'industria del trasporto aereo, 7,4 milioni nelle industrie collegate e 13,3 milioni in settori "indotti" dell'economia. L'organizzazione prevede che nel 2010 l'impatto economico dei trasporti aerei sia di 2 trilioni di dollari, per 30 milioni di posti di lavoro.
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