Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:23 GMT+1
Risollevatesi dalla crisi finanziaria, le economie delle nazioni dell'Asia orientale continueranno a crescere anche nel 2000
L'analisi è del giapponese Institute of Developing Economies che ha condotto un'indagine sulle 10 maggiori economie della regione, con l'esclusione del Giappone
24 dicembre 1999
Ci sono buone prospettive di crescita per le economie delle nazioni dell'Asia orientale. Questo è quanto risulta dal rapporto stilato dal giapponese Institute of Developing Economies (IDE) della Japan External Trade Organization (JETRO). Lo studio, condotto sui 10 paesi con l'economia più forte della regione con l'esclusione del Giappone, prevede infatti il protrarsi su ritmi elevati dello sviluppo che ha contraddistinto quest'anno ciascuna delle nazioni prese in esame. L'indagine, intitolata "2000 Economic Outlook for East Asia", ha valutato lo stato delle economie di Cina, Hong Kong, Indonesia, Corea, Malaysia, Filippine, Singapore, Taiwan, Tailandia e Vietnam. Nel 1999 ognuna di queste nazioni ha registrato una crescita, a differenza di quanto accaduto nel 1998 quando sei paesi avevano accusato una flessione dei risultati economici. Secondo l'Institute of Developing Economies lo sviluppo generalizzato dimostra che l'Asia orientale è uscita dalla crisi finanziaria che l'ha recentemente duramente colpita. L'IDE identifica nella ripresa del mercato dei prodotti elettronici, nella forte crescita dell'economia statunitense e di quella giapponese, nell'irrobustimento dello yen i fattori che hanno contribuito maggiormente a consentire questa ripresa.
Lo studio rivela che le newly industrialized economies (NIE) di Hong Kong, Corea, Singapore e Taiwan sono cresciute mediamente del 6,2%, mentre le economie delle nazioni dell'ASEAN (Association of South East Asian Nations) hanno registrato un incremento medio del 2,9%. La Cina ha invece mantenuto un tasso di crescita più elevato: 7,5%. Complessivamente le 10 nazioni hanno ottenuto quest'anno un aumento complessivo del 6,2%, contro uno sviluppo dell'1,0% nel 1998.
L'IDE prevede inoltre che le economie dell'Asia orientale continueranno a crescere sensibilmente anche nel 2000. La stima è basata sulle prospettive di incremento delle nazioni più industrializzate, che nel prossimo anno dovrebbero ottenere tassi di crescita simili a quelli del 1999, e sul buon andamento del mercato di prodotti elettronici, di estrema importanza per i paesi asiatici. Il prossimo anno, secondo l'IDE, le economie delle nazioni del NIE dovrebbero registrare un tasso di crescita rispettivamente del 3,2% per Hong Kong, del 6,4% per la Corea, del 6,3% per Singapore e del 6,1% per Taiwan. Complessivamente la crescita dei paesi del NIE sarà del 5,7%. Gli incrementi dei paesi dell'ASEAN saranno del 4,5% per l'Indonesia, del 5,6% per la Malaysia, del 4,6% per le Filippine, del 4,9% per la Tailandia e del 5,1% per il Vietnam. Mediamente l'aumento delle nazioni dell'ASEAN sarà del 4,9%. La Cina otterrà invece una crescita del 7,8%.
Le economie delle 10 nazioni prese in esame otterranno una crescita media globale nel 2000 del 6,5%.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore