I porti britannici di Felixstowe e di Harwich sono minacciati dalla concorrenza del vicino porto di Ipswich nel traffico delle navi traghetto che collegano la zona con il continente europeo. E' il nuovo proprietario del terminal per navi ro-ro e container, l'Associated British Ports, che sta tentando di rivitalizzare il traffico che può far capo a Ipswich piuttosto che agli altri due porti.
Oggi viene inaugurato un servizio di collegamento biquotidiano nei due sensi (una sola corsa nel weekend) tra Ostenda e Ipswich dalla nuova compagnia di navigazione Ferryways SA, creata a Ostenda con un capitale di 65 milioni di franchi belgi dagli azionisti Werfinvest con il 40% del capitale, D&W Agencies con il 40% (50% JM Dennis e 50% MSC) e Mast UK con il 20%.
Il servizio viene effettuato dalle due navi traghetto di bandiera di Tuvalu (ed equipaggio tedesco) Thomas Wehr e Gabriele Wehr, che la Ferryways ha noleggiato per due anni con opzione d'acquisto. Ogni nave, che ha velocità di 17,5 nodi, ha 1250 metri lineari per carico di 91 semirimorchi (merci convenzionali su mafi e container su flat) e 80 autovetture, e dispone di cabine per 12 autisti. Il viaggio dura da 5 a 6 ore.
L'Associated British Ports conta sul fatto che il viaggio tra Ostenda e Ipswich, che ha numerosi e veloci collegamenti con l'hinterland, consente agli autotrasportatori di risparmiare, nel servizio via terra, 25 sterline per camion.
Prima di essere privatizzato il porto di Ipswich era meta delle navi della P&O North Sea Ferries, della Cast e della Geest.
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