Quest'anno l'Associazione Agenti Raccomandatari Mediatori Marittimi Agenti Aerei di Genova (Assagenti) ha realizzato un nuovo restyling del marchio associativo, dopo quello del 1979. Ha utilizzato la nave, che rimane sempre simbolo dell'associazione, con una grafica più moderna, stilizzando l'immagine originale della Caravella di Cristoforo Colombo, la Santa Maria. Sotto, la scritta "Assagenti".
Ma agenti marittimi e broker non vogliono adeguarsi solo esternamente. Avvertono ora chiaramente il vento della globalizzazione e quello dell'informatica, che potrebbe diventare un uragano e travolgerli. «Non vogliamo andare sugli scogli, anzi, se possibile, vogliamo sfruttarlo, questo vento, per andare avanti - afferma il presidente uscente dell'associazione, Antonio Cosulich - Come? Dobbiamo riscrivere il nostro copione, reinventare il nostro modo di lavorare». E dopo l'assemblea annuale delle 136 aziende dell'Associazione, che questa mattina ha rinnovato il Consiglio Direttivo, l'Assagenti ha inserito un convegno dedicato allo scambio di informazioni e di opinioni. Il convegno, che aveva per titolo "Agenti marittimi e brokers: come cambieranno le nostre professioni con la globalizzazione e la diffusione di Internet", è stato caratterizzato dagli interventi di Alessandro Turbati, responsabile del settore Logistica Mare del gruppo Italcementi e da quello di Jim G. Davis, presidente dell'International Maritime Industries Forum.
Ne è sortita una messe di pareri e di informazioni che hanno cercato di dare un aspetto un po' più definito al futuro mercato marittimo e alle sfide che attendono agenti marittimi e broker, una parte dei quali guarda con diffidenza e timore a Internet, mentre altri - più "illuminati" - si preparano a sfruttarne le immense opportunità di lavoro. «Chi controllerà la Rete - ha sottolineato Turbati - controllerà l'economia». Jim Davis, sull'onda dei suoi cinquant'anni di professione, ha invece messo l'accento sulla globalizzazione, che sta progressivamente sfrangiando le attività professionali che vi si dedicano. «Ma la vostra professionalità alla fine vi salverà», ha concluso.
Internet è uno strumento, non un fine, hanno detto i relatori, che non esclude il valore aggiunto offerto dal settore dell'intermediazione nel panorama dei servizi marittimi. Del resto nello shipping il fattore umano è importantissimo e le professioni che lo caratterizzano non scompariranno.
L'importante sarà saper utilizzare Internet, soprattutto la massa d'informazioni che fornisce, che vengono filtrate e pubblicate dalla stampa specializzata. C'è ad esempio un quotidiano - il nostro - da quasi quattro anni dedicato a questo solo settore. Molti ne hanno capito e sfruttato l'utilità. Non costa nulla e mette a disposizione straordinarie possibilità d'informazione. Molti ne hanno fatto un corollario, magari piccolo ma sempre utile, del loro lavoro quotidiano. Altri invece non sono ancora "illuminati". |
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