Vi sarebbero attualmente nel mondo 130 istituti bancari che si dicono impegnati nel finanziamento delle costruzioni navali, ma in effetti solamente poche decine sono realmente attivi nel settore. Nei periodi di forte espansione del mercato vi si inseriscono ovviamente nuovi istituti, ma nei periodi di bassa congiuntura rimangono solamente le banche che sono state capaci di apprezzare convenientemente i progetti d'investimento.
Qualche giorno fa la Deutsche Verkehrs Bank (DVB) ha acquisito l'istituto bancario olandese Nedship Bank ed ora, con un totale di crediti marittimi in corso di circa 3 miliardi di dollari, si colloca nel gruppo delle principali dieci banche mondiali di finanziamento marittimo.
L'anno scorso, secondo Wolfgang Driese, presidente della DVB, è stato un periodo molto difficile per il trasporto marittimo mondiale, con noli in ribasso ovunque, squilibrio nei flussi di container e riduzione dei volumi di carichi alla rinfusa.
Ma non sono soltanto queste le ragioni della difficile situazione. Nel corso dell'anno sono apparse sul mercato troppe navi nuove di cui non si sentiva la necessità perché non corrispondevano alla domanda di trasporto. Sono stati i prezzi delle nuove costruzioni in forte ribasso che hanno indotto gli armatori ad anticipare i loro investimenti.
Quest'anno si nota però un'inversione della tendenza. Vi sono segnali di crescita dell'economia, soprattutto in Asia. A questo punto va frenato un aumento di nuove costruzioni, anche se vi è una crescita della domanda di trasporto, al fine di stabilizzare il mercato.
Al miglioramento della situazione potrebbe contribuire anche l'età delle navi in esercizio: vi è un gran numero di navi rinfusiere e petroliere di età superiore ai quindici anni che andrebbero inviate alla demolizione. E le nuove costruzioni potrebbero essere indirizzate verso questi settori di mercato piuttosto che verso il trasporto di container, che conta su una flotta comparativamente più giovane.
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