L'area Costa Morena, su cui sorgerà il container terminal del porto di Brindisi, è stata data in concessione alla Brindisi Terminal Italia Spa (BTI), società italiana partecipata al 40% dalla maltese Freeport Terminal Malta, al 40% dall'italiana Papalini di Prato e al 20% dal Comune di Brindisi.
L'atto di cessione è stato firmato ieri dal presidente dell'Autorità Portuale di Brindisi, Mario Ravedati, e dal presidente della Brindisi Terminal Italia e della Freeport Terminal Malta, Marin Hili, alla presenza del ministro italiano dei Trasporti e della Navigazione, Pier Luigi Bersani, e del ministro maltese dell'Economia, Josef Bonnici.
«Con questa iniziativa - ha detto il ministro Bersani - Brindisi si attrezza a divenire un molo del Mediterraneo, un naturale trampolino per i traffici verso l'Oriente». L'iniziativa prevede investimenti privati per oltre cento miliardi di lire ed oltre 370 assunzioni dirette. Brindisi Terminal Italia, che dovrebbe operare nel terminal di Costa Morena entro i primi giorni del prossimo settembre, stima di raggiungere a fine 2000 un traffico di circa 15.000 container, per passare a 80.000 nel 2001 e a 300.000 nel 2004. Sul terminal di Brindisi convergeranno sia i traffici indirizzati dal Freeport Terminal Malta provenienti dall'Asia, dal Nord Europa e dal Nord America, che quelli del proprio bacino di competenza. Secondo quanto reso noto dal ministero dei Trasporti, BRI intenderebbe associare alla propria offerta di servizi specialistici altri operatori locali, per presentare un pacchetto integrato alle aziende meridionali, con tariffe predeterminate a prezzi contenuti. |
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