L'American Association of Port Authorities (AAPA) ha criticato la decisione della nuova amministrazione Bush di ridurre del 14% il budget destinato alla U.S. Army Corps of Engineers, che si occupa tra l'altro di vari interventi alle infrastrutture portuali, tra cui il dragaggio dei fondali dei canali navigabili.
Secondo l'associazione, che rappresenta oltre 150 autorità portuali degli Stati Uniti, Canada, America Latina e Caraibi, la cifra, che ammonta a 3,9 miliardi di dollari, è nettamente inferiore a quella necessaria per far fronte agli interventi che i porti richiedono. AAPA ricorda inoltre che negli ultimi cinque anni il budget non è neppure stato adeguato all'inflazione.
«Sebbene siamo contenti che il budget proponga di dare priorità a progetti e programmi di significativo beneficio nazionale, tra cui quelli relativi alla navigazione commerciale - ha detto il presidente di AAPA, Kurt J. Nagle - c'è ancora una grave mancanza di fondi disponibili per far fronte alle necessità marittime della nazione».
L'associazione rileva inoltre che questi tagli giungono in un momento in cui le previsioni indicano il raddoppio dei traffici internazionali entro il 2020. I canali navigabili, che vengono costruiti e mantenuti in buona efficienza dall'U.S. Army Corps of Engineers in partnership con le autorità portuali locali - spiega AAPA - sono componenti vitali delle infrastrutture di trasporto, movimentando il 95% del commercio estero statunitense.
L'American Association of Port Authorities si oppone a questa politica che - afferma - va contro quanto deciso dal Congresso lo scorso anno, ed anzi chiede che il budget del Corps of Engineers per l'anno fiscale 2002 venga aumentato a sei miliardi di dollari.
L'associazione ricorda inoltre che il commercio estero rappresenta oltre un quarto del prodotto interno lordo statunitense e che la sua crescita nei prossimi anni sarà superiore a quella del PIL. |
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