La statunitense Heritage Foundation ha proposto la creazione di una Global Free Trade Association (GFTA) che raggruppi le nazioni decisamente orientate verso il libero mercato. Il GFTA - ha spiegato il direttore del Center for International Trade and Economics dell'Heritage Foundation, Gerald P. O'Driscoll Jr. - completerebbe, ma non sostituirebbe, gli altri accordi multilaterali, regionali o bilaterali. O'Driscoll ha detto che l'adesione alla nuova associazione non comporterebbe la rinuncia a qualsiasi sovranità di tipo politico. Alle nazioni verrebbe chiesto solo di garantire libertà economica in quattro aree critiche: politica del commercio, investimenti, proprietà e normative.
Secondo O'Driscoll attualmente solo undici nazioni mostrerebbero i requisiti richiesti per aderire all'associazione: Cile, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Hong Kong, Irlanda, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Singapore, Regno Unito e Stati Uniti. Altre 26 nazioni sarebbero «ad un passo» dai requisiti richiesti: «la maggior parte - ha detto O'Driscoll - potrebbe soddisfare i requisiti per l'ingresso nella GFTA riducendo in misura solo modesta le restrizioni normative poste sul commercio».
Le nazioni del GFTA, pur non numerose, coprirebbero circa un terzo (il 32,4%) del prodotto interno lordo mondiale. |
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