La Waterfront Commission of New York Harbor, l'organismo governativo che sovrintende agli accordi che riguardano l'attività portuale dello scalo di New York - New Jersey, ha deciso di consentire all'impresa Naporano Iron and Metal, che opera nella zona portuale di Port Newark su un'area ottenuta in concessione dell'autorità portuale, di utilizzare il proprio personale per scaricare le navi, senza ricorrere all'utilizzo dei 2.700 portuali newyorkesi dell'International Longshoremen's Association (ILA).
La Naporano Iron and Metal e l'ILA sono ai ferri corti dal 1991, anno in cui gli scioperi indussero il presidente della società Andrew J. Naporano, ad utilizzare personale non appartenente all'ILA, scatenando la reazione dell'associazione sindacale.
Il via libera della Waterfront Commission - che consente ora a Naporano di avvallersi di 40 dipendenti che fanno capo alla Local 734 della Laborers' International Union of North America (LIUNA) e che sono stati autorizzati a lavorare nello scalo - è stato accolto come una rottura del monopolio del lavoro portuale nello scalo di New York - New Jersey, ma è però stato accordato solo per lo sbarco di prodotti siderugici.
John Bowers, presidente dell'ILA, ha comunque detto che l'associazione si opporrà alla decisione, affermando che l'approvazione della Waterfront Commission of New York Harbor apre le porte alla completa deregolamentazione del lavoro portuale: oggi - ha spiegato Bowers - si tratta dell'acciaio, domani potrà riguardare altri tipi di merci. |
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