Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:18 GMT+1
Lo scandalo suscitato in Francia dall'inquinamento causato dall'affondamento dell'Erika non ha indotto Parigi a incrementare le ispezioni PSC
Nel 1999 - accusa la Commissione Europea - sono state ispezionate solo il 14,1% delle navi entrate nei porti francesi; nel 2000 la percentuale è scesa addirittura al 12,2%. Scarsi i controlli anche in Irlanda, mentre l'Italia è prima nell'UE con il 36%
20 settembre 2001
La Commissione Europea ha accusato la Francia e l'Irlanda, alle quali è stato inviata oggi una specifica nota di avviso, di non aver osservato quanto previsto dalla direttiva comunitaria sul Port State Control (95/21/EC), che obbliga gli Stati dell'UE a ispezionare almeno il 25% della navi che in un anno entrano nei loro porti. Questo rafforzamento dell'attività di vigilanza contro le navi substandard fa parte delle misure messe in atto con l'approvazione del cosiddetto pacchetto "Erika I", varato dalla Commissione Europea a seguito dell'affondamento della petroliera Erika nelle acque territoriali francesi avvenuto due anni fa (inforMARE del 12 dicembre 1999). L'incidente - ha ricordato l'esecutivo UE - ha causato l'inquinamento di oltre 400 chilometri di costa della Bretagna. Lo scandalo suscitato in Francia dall'avvenimento non ha però evidentemente indotto il governo di Parigi ad elevare il grado di sorveglianza nei propri porti.
«Due anni dopo il disastro dell'Erika - denuncia la Commissione UE - Francia e Irlanda non applicano ancora correttamente le normativa sulle ispezioni alle navi. Il basso numero di ispezioni effettuate nei porti di queste due nazioni va contro l'obiettivo prioritario di incremento della sicurezza della navigazione stabilito dall'Unione Europea a seguito del disastro dell'Erika».
La Commissione ha rilevato come siano state ispezionate solo il 12,2% delle navi entrate lo scorso anno nei porti francesi (707 su un totale di 5.792 unità). Nel 1999 inoltre sono state condotte ispezioni di PSC solo sul 14,1% delle navi entrate nei porti francesi. «La Francia - ha sottolineato Bruxelles - ha quindi ispezionato molte meno navi nel 2000 rispetto al 1999».
Bassa anche la percentuale di ispezioni condotte nei porti irlandesi, che nel 2000 è stata del 14,6%, pari a 194 unità ispezionate su 1.330 navi entrate nei porti nazionali. Ancora minore la percentuale del 1999, che è risultata pari al 7,5%.
L'Italia - la cui marineria era stata duramente messa sotto accusa da Parigi dopo l'affondamento dell'Erika - risulta invece essere al primo posto nella graduatoria delle ispezioni condotte sulle navi entrate nei porti nazionali, con il 36% del totale. Nella classifica resa nota dalla Commissione seguono poi la Finlandia (35,3%), il Portogallo (33%), la Spagna (32,4%), l'Olanda (28,9%), il Regno Unito (27,7%), la Svezia (26,7%), la Germania (25,9%) e il Belgio (25,6%).
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore