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La Commissione UE accusa la Deutsche Bahn di discriminare i piccoli concorrenti privati
L'impresa tedesca, rifiutandosi di noleggiare locomotori, impedirebbe alle società GVG e SJ di offrire il collegamento Berlino - Malmö
15 ottobre 2001
La Commissione Europea ha accusato l'impresa ferroviaria pubblica tedesca Deutsche Bahn di discriminare un concorrente privato e di abuso di posizione dominante. Bruxelles ha specificato che, rifiutandosi di fornire servizi di trazione ad un piccolo concorrente tedesco, Deutsche Bahn ha trasgredito le regole comunitarie della concorrenza e che, a causa di tale diniego, la Georg Verkehrsorganisation (GVG) e la sua alleata Statens Järnvägar (SJ), l'azienda ferroviaria di Stato svedese, si trovano in pratica nell'impossibilità di offrire un servizio regolare di trasporto passeggeri tra Berlino e Malmö.
Al centro della controversia è infatti il servizio ferroviario notturno per il trasporto di passeggeri tra Berlino e Malmö via Sassnitz. Dal 25 settembre 2000 SJ ha operato su tale linea assieme al socio tedesco GVG nell'ambito di un'associazione internazionale di imprese ferroviarie. Dovendo tuttavia avvalersi per tale servizio di uno specifico tipo di locomotore nel tratto tra Berlino e Sassnitz, ed essendone sprovvista, GVG è costretta ad affittarlo. Fino ad ora Deutsche Bahn è l'unica impresa in grado di fornire regolarmente questo tipo di locomotore. In passato - ha rilevato la Commissione - DB ha fornito la trazione a GVG, mentre ultimamente ha chiesto un prezzo notevolmente superiore a quello applicato in precedenza e dopo un mese si è rifiutata di prestare il servizio. La decisione ha indotto GVG e SJ a presentare una denuncia alla Commissione Europea.
Nella comunicazione degli addebiti inviata alla Deutsche Bahn, la Commissione spiega che l'abuso di posizione dominante è ravvisabile in tre comportamenti: innanzitutto nella richiesta di un prezzo notevolmente superiore a quello normalmente applicato a proprietari privati di vagoni per la prestazione del medesimo servizio di trazione, con conseguente discriminazione di GVG/SJ; un secondo abuso deriva dal rifiuto da parte di DB - dopo un mese - di prestare qualsiasi servizio di trazione; in terzo luogo DB ha imposto a GVG di impiegare il suo personale. Ciò - ha rilevato Bruxelles - ha fatto lievitare i costi di GVG, a causa dell'impiego di personale supplementare, non necessario all'impresa.
DB ha ora due mesi di tempo per rispondere. L'impresa ferroviaria tedesca potrebbe incorrere in un'ammenda o nell'obbligo, imposto dalla Commissione, di ripristinare il servizio.
Nello scorso luglio la Commissione aveva inviato un'analoga comunicazione all'italiana Ferrovie dello Stato, anche in questo caso accusata di discriminare la società ferroviaria GVG (inforMARE del 5 luglio 2001).
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