Nel Regno Unito sta infiammandosi la discussione sulla realizzazione del progetto del nuovo container terminal nella Dibden Bay, nell'area portuale di Southampton. Oggi è stata avviata la procedura pubblica di valutazione del progetto. Bo Lerenius, l'amministratore delegato dell'Associated British Ports (ABP), il gruppo portuale che realizzerà e gestirà il terminal, ha accolto con soddisfazione la notizia dell'avvio della procedura, avvenuto - ha detto - «dopo oltre quattro anni di ricerche e consultazioni rigorose ».
ABP prevede che la procedura di valutazione si protrarrà per circa dodici mesi e che il governo di Londra potrà quindi prendere una decisione in merito nel corso del 2003.
Il progetto è però decisamente avversato dagli ambientalisti, che temono il degrado dell'ecosistema del New Forest National Park, riserva naturale entro la quale dovrebbe sorgere il terminal. Associated British Ports ritiene però che senza il nuovo scalo portuale il Regno Unito rischi di perdere quote consistenti di traffici oceanici a vantaggio degli hub sul continente europeo. ABP ha ricordato che il Dibden Terminal creerà 3.000 nuovi posti di lavoro. Il traffico oceanico nei porti britannici è raddoppiato negli ultimi 12 anni. Lerenius ha sottolineato che Southampton movimenta il 6% di questo traffico e che le previsioni indicano un'ulteriore raddoppio del volume complessivo.
Il terminal, che occuperà una superficie di 202 ettari, avrà sette banchine, di cui una destinata al traffico feeder e cabotiero. Il progetto prevede che l'impianto divenga pienamente operativo nel 2011, quando sarà in grado di movimentare 2,3 milioni di teu all'anno. |
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