Si è conclusa nei giorni scorsi a Lerici (La Spezia) la prima Winter School on Marine Technologies, che ha per oggetto i veicoli subacquei autonomi e filoguidati. All'iniziativa hanno partecipato quaranta giovani ricercatori e progettisti operanti nella ricerca e sviluppo, provenienti da tutta Europa (Germania, Francia, Danimarca, Gran Bretagna, Portogallo); vi è stata inoltre una consistente presenza di personale della Marina Militare Italiana. Le lezioni sono state tenute da prestigiosi ricercatori internazionali attivi nei settori della robotica subacquea, delle comunicazioni acustiche e della ingegneria dei sistemi, tra cui Henrik Schmidt del Mit di Boston, Antonio Pascoal dell'IST di Lisbona, Edoardo Bovio del Saclant di La Spezia.
Sono stati inoltre illustrati i risultati di alcune fra le più recenti sperimentazioni, in particolare relative all'utilizzo di reti di veicoli autonomi per il monitoraggio automatico e non supervisionato dell'habitat marino. Complessivamente, i relatori rappresentavano diciotto istituzioni fra Università e Centri di ricerca americani ed europei.
La Provincia della Spezia ha messo a disposizione le strutture del Centro di Formazione Tiresia, a Bellavista di Lerici. La scuola è stata organizzata dall'ISME, il Centro Interuniversitario di Sistemi Integrati per l'Ambiente Marino con laboratori presso il DIST dell'Università di Genova, diretto dal prof. Giuseppe Casalino, e il DSEA dell'Università di Pisa, diretto dal prof. Romano Giglioli, e dalla Lerici Ocean Science and Technology Association, organizzazione no-profit per la divulgazione e lo sviluppo di tecnologie d'avanguardia nel settore marino, coordinata dall'ing. Giancarlo Vettori. Gli enti organizzatori, constatato il successo riportato dall'iniziativa, sperano di poterla ripetere con cadenza almeno biennale.
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