Il presidente statunitense George W. Bush ha creato ieri una commissione d'inchiesta che in queste ore sta indagando sul blocco delle trattative per il rinnovo del contratto dei lavoratori portuali della West Coast, che ha condotto alla chiusura dei porti della costa occidentale degli Stati Uniti. La commissione riferirà i risultati del suo lavoro direttamente al presidente. Il primo rapporto sarà oggi stesso sul tavolo di Bush.
La commissione d'inchiesta è stata istituita come previsto dal Congresso in caso di vertenze su temi del lavoro che possano mettere in pericolo l'economia e la sicurezza nazionale.
La Casa Bianca ha ricordato che nel 2001 il 65% di tutto il traffico containerizzato di prodotti alimentari è transitato per i porti della West Coast e che è già iniziata una serie di licenziamenti in molti settori industriali causati dal blocco dei porti. A soffrire della situazione sono in particolare i traffici con l'Asia. Inoltre, rispetto al 1971 - anno in cui si registrò l'ultimo prolungato sciopero nei porti della West Coast - l'economia americana dipende tre volte di più dagli scambi con l'estero.
Ricevuto oggi il primo parere della commissione d'inchiesta, se il governo dimostrerà che il fermo dei porti ha un impatto negativo su una parte rilevante dell'industria e mette in pericolo la sicurezza o la salvaguardia nazionale - come prevede la procedura Taft-Hartley - Bush ha il potere di far intervenire il procuratore generale per ottenere un'ingiunzione che imponga il riavvio del lavoro sulle banchine per la durata di 80 giorni.
Nel frattempo, se entro 60 giorni non è stato raggiunto alcun accordo sul rinnovo del contratto di lavoro, la commissione d'inchiesta dovrà stilare un secondo rapporto, più approfondito, e, tra il 61° e il 75° giorno, il National Labor Relations Board (NLRB) dovrà chiamare i membri del sindacato dei portuali International Longshore and Warehouse Union ad esprimersi, con una votazione a scrutinio segreto, sull'ultima offerta per il rinnovo del contratto di lavoro avanzata dalla Pacific Maritime Association (PMA), l'associazione che rappresenta gli armatori, gli agenti marittimi e i terminalisti utenti dei porti della costa occidentale.
Se il periodo di 80 giorni di apertura dei porti stabilito dall'ingiunzione trascorrerà senza la conclusione di un accordo sul rinnovo del contratto, le parti potranno nuovamente fermare il lavoro sulle banchine. Il presidente Bush dovrà quindi inviare un rapporto finale al Congresso che potrà includere le misure ritenute necessarie per risolvere la disputa.