Otto nazioni sono entrate a far parte del consiglio dell'International Maritime Organization (IMO), grazie all'entrata in vigore, avvenuta ieri, degli emendamenti 1999 alla Convenzione IMO che ha elevato da 32 a 40 il numero delle nazioni membri del consiglio dell'organizzazione.
Gli otto Stati sono: Panama e Repubblica di Corea, che fanno parte della categoria A, Bangladesh e Spagna nella categoria B e Cile, Danimarca, Ghana, Honduras, Kenya, Libano e Venezuela nella categoria C.
Il consiglio attualmente in carica è pertanto costituito, nella categoria A, da Cina, Giappone, Grecia, Italia, Norvegia, Panama, Regno Unito, Repubblica di Corea, Russia, Stati Uniti; la categoria B comprende Argentina, Bangladesh, Brasile, Canada, Francia, Germania, India, Olanda, Spagna, Svezia; la categoria C è costituita da Australia, Bahamas, Cile, Cipro, Danimarca, Egitto, Filippine, Ghana, Honduras, Indonesia, Kenya, Libano, Malta, Mexico, Nigeria, Polonia, Singapore, Sud Africa, Turchia, Venezuela.
Il consiglio dell'IMO è eletto dall'assemblea generale dell'organizzazione marittima, che è formata da tutti gli Stati membri, e rimane in carica per un biennio. Il consiglio è formato da tre categorie di nazioni: la categoria A comprende i 10 Stati che hanno il maggiore interesse nello svolgimento di servizi marittimi internazionali; la categoria B è formata da 10 Stati che hanno il maggiore interesse in traffici internazionali di origine marittima; la categoria C è composta da 20 Stati che hanno un interesse particolare nel trasporto marittimo o nella navigazione e la cui elezione nel consiglio assicura la rappresentanza di tutte le principali aree geografiche mondiali.
«Questo allargamento - ha commentato il segretario generale dell'International Maritime Organization, William O'Neil - farà si che il consiglio rappresenti meglio gli interessi di tutti i 162 Stati membri dell'IMO».
La prima riunione del nuovo consiglio formato da 40 Stati si terrà dal 25 al 29 novembre prossimi nella sede dell'IMO a Londra.