Gli USA consentiranno ai camionisti messicani di operare liberamente sul territorio statunitense. Nei giorni scorsi il segretario americano ai Trasporti, Norman Y. Mineta, ha incaricato la Federal Motor Carrier Safety Administration (FMCSA) di valutare alcune decine di richieste di società di autotrasporto messicane che operano sia nel settore merci che in quello passeggeri e che intendono trasportare carichi internazionali in servizi transfrontalieri negli Stati Uniti oppure offrire servizi regolari tra Messico e Stati Uniti.
L'azione di Mineta - ha spiegato il dipartimento dei Trasporti - segue la decisione del presidente Bush di modificare la moratoria sulla possibilità di operare degli autotrasportatori messicani. «L'intervento del presidente - ha precisato il dipartimento - significa che gli Stati Uniti hanno adempiuto ai loro obblighi nell'ambito del North American Free Trade Agreement (NAFTA) e che i camionisti messicani e i servizi regolari di bus verso l'interno degli Stati Uniti possono iniziare. In pratica questi servizi saranno avviati solo dopo che la FMCSA esaminerà le richieste dei vettori messicani e concederà autorizzazioni operative provvisorie a camionisti messicani qualificati che hanno chiesto tali autorizzazioni».
Mineta ha detto che tale misura consentirà di accrescere i traffici tra le due nazioni ed ha però sottolineato che «i trasportatori e gli autisti messicani dovranno rispettare gli stessi standard degli operatori statunitensi».
Il Congresso americano aveva imposto una moratoria nel 1982. Da allora i camionisti messicani che varcavano il confine con gli USA dovevano limitarsi ad operare in aree commerciali circostanti le città americane. Lo scorso anno sono stati circa 4,3 milioni i transiti alla frontiera di camion messicani diretti nelle zone commerciali in cui potevano trasportare le merci.