L'OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) ha avviato una serie di negoziati per risolvere il problema dell'attuale sovracapacità di produzione dei cantieri navali mondiali e della diminuzione dei prezzi delle nuove costruzioni navali.
Le trattative sono iniziate nell'ambito di un meeting dello Special Negotiating Group (SNG), in programma oggi e domani a Parigi, organizzato dal direttorato Science, Technology & Industry (STI) e presieduto dall'ambasciatore svizzero presso l'OECD, Wilhelm B. Jaggi, a cui partecipano rappresentanti sia di nazioni OECD che di nazioni che non fanno parte dell'organizzazione (Brasile, Cina, Croazia, Romania, Russia, Taiwan, Ucraina) e che insieme rappresentano oltre il 95% della produzione cantieristica navale del mondo.
Nel suo discorso di avvio dei lavori, l'ambasciatore Jaggi ha sollecitato tutti i partecipanti a mantenere un atteggiamento di flessibilità ed apertura nei confronti delle proposte che scaturiranno dalle trattative.
«Gli attuali livelli di eccesso di capacità - ha spiegato oggi l'OECD - sono stimati a circa il 15% e sono largamente il risultato delle sovvenzioni e di altre forme di sostegno governative che hanno consentito ai cantieri, che altrimenti sarebbero falliti, di continuare ad operare. Il risultato è stato di portare i prezzi delle nuove navi a livelli artificiosamente bassi, visto che molti cantieri hanno diminuito i loro prezzi sotto ai livelli di economicità con l'intento di raggiungere il volume di lavoro necessario per garantire occupazione ai propri dipendenti».
«Senza un'azione per contrastare questa tendenza - ha aggiunto l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - la sovracapacità nell'industria cantieristica è probabile che salga oltre il 30% nei prossimi due anni, secondo le stime dell'OECD. Di fronte a questa prospettiva i governi e le industrie sia delle economie OECD che non OECD hanno concordato la necessità di un'azione urgente per ristabilire normali condizioni di competitività nell'industria cantieristica mondiale».
Obiettivo dello Special Negotiating Group, che si riunirà nuovamente nel prossimo marzo, è di concludere i lavori entro la fine del 2005.