Lo scorso anno il traffico aereo passeggeri è risultato analogo a quello del 2001, avendo registrato un incremento solamente dello 0,06%. I dati sul traffico realizzato dai vettori aerei che fanno capo all'International Air Transport Association (IATA), resi noti nei giorni scorsi dall'associazione, mostrano un calo del 4,3% della capacità della flotta derivante da un aumento del 3,3% del load factor. Nel 2002 il traffico merci è invece cresciuto del 6,5%.
L'amministratore delegato e direttore generale della IATA, Giovanni Bisignani, ha sottolineato i buoni risultati totalizzati in Asia e Oceania. «I vettori dell'Asia e dell'Oceania - ha detto - hanno concluso l'anno con dati di traffico incoraggianti rispetto a quelli delle altre aree. Il traffico passeggeri è aumentato del 5,8% e il traffico merci del 13,3%, in contrasto con i risultati rilevati dai vettori nordamericani ed europei».
Visto il risultato eccezionalmente negativo registrato dal traffico aereo nel 2001, che ha subito l'impatto degli eventi dell'11 settembre, la IATA ha confrontato i dati del 2002 anche con quelli registrati nel 2002. Questa comparazione evidenzia per lo scorso anno una flessione del 4% del traffico passeggeri e un calo del 2% di quello merci.
Bisignani ritiene che nel 2003 il traffico passeggeri possa crescere del 6,4%, a patto che la situazione politica non muti e che sia evitato il conflitto in Iraq.