La Round Table of Maritime Associations, organismo che riunisce le associazioni armatoriali BIMCO, International Chamber of Shipping (ICS), International Association of Dry Cargo Shipowners (Intercargo) e International Association of Independent Tanker Owners (Intertanko), ha denunciato oggi la criminalizzazione a cui sono sottoposti i comandanti e gli ufficiali delle navi che hanno subito un incidente.
L'ultimo episodio è costituito dall'incarcerazione del greco Apostolos Mangouras, il comandante della petroliera
Prestige affondata di fronte alla costa della Galizia, che è stato rilasciato lo scorso week-end dopo 85 giorni di detenzione grazie alla decisione del London P&I Club di versare la cauzione di tre milioni di euro fissata per la liberazione del marittimo (
inforMARE del
7 febbraio 2003).
La Round Table of Maritime Associations ha accolto con soddisfazione il rilascio di Mangouras ed ha espresso condanna per la sua incarcerazione, che è stata decisa dalle autorità spagnole - ha affermato l'organismo marittimo - «prima di qualsiasi inchiesta formale o azione giudiziaria». La Round Table si è inoltre felicitata con il comandante greco «per la sua forza d'animo che, in condizioni estreme, ha prevalso durante l'incidente e la sua prigionia». L'organismo ha inoltre definito «totalmente irragionevole» la cifra chiesta come cauzione dal tribunale spagnolo.
La Round Table ha sottolineato come la criminalizzazione dei membri degli equipaggi dopo un incidente marittimo non sia «solamente indifendibile dal punto di vista umano, ma ostacoli anche lo svolgimento di indagini tempestive ed efficienti sull'incidente». Secondo l'organismo il pericolo concreto è quello di «identificare il comandante come il capro espiatorio di qualsiasi incidente marittimo».