Il perdurante stato di tensione nel Medio Oriente ha pesantemente condizionato l'attività della compagnia di navigazione Swedish Orient Line (SOL), che opera servizi tra il Nord Europa e il Mediterraneo e tra il Nord Europa e l'Africa occidentale e meridionale.
Il quarto trimestre di quest'anno - ha precisato la compagnia - è stato caratterizzato da ridotti volumi di traffico per Israele. Nonostante siano aumentati i volumi per le altre destinazioni - ha specificato SOL - la capacità di trasporto della joint venture SolNiver Lines, formata nel 2000 con la greca Scan Orient Shipping, è ancora troppo elevata e ciò ha influito negativamente sul risultato economico. Per adattare la capacità della flotta alle condizioni attuali del mercato, alla fine dello scorso anno SolNiver ha ritirato una nave ro-ro dal servizio per utilizzarla nel mercato tramp.
La compagnia ha chiuso l'ultimo trimestre dello scorso anno con un passivo netto di 12 milioni di corone svedesi (1,4 milioni di dollari) su un ricavo operativo di 123 milioni di corone svedesi, contro un utile netto di 20 milioni di corone svedesi su un ricavo operativo di 142 milioni di corone svedesi nel corrispondente periodo del 2001.
Nell'intero 2002 è stato riportato un passivo netto di 18 milioni di corone svedesi su un ricavo operativo di 467 milioni di corone svedesi, contro un utile netto di 28 milioni di corone svedesi su un ricavo operativo di 508 milioni di corone svedesi nell'anno precedente.
Swedish Orient Line ritiene che i traffici con l'Africa abbiano buone prospettive future di crescita, mentre la situazione estremamente incerta nell'area mediorientale e l'acuirsi della crisi in Iraq non lasciano spazio all'ottimismo.