Questo pomeriggio William O'Neil, segretario generale dell'International Maritime Organization (IMO), ha annunciato di aver ricevuto ieri da tutti i quindici Stati dell'Unione Europea una serie di proposte formali per emendare alcune disposizioni della convenzione MARPOL (International Convention for the Prevention of Pollution from Ships), che riguarda la prevenzione degli inquinamenti marini causati dalle navi.
Le proposte - ha spiegato O'Neil - sollecitano un'ulteriore accelerazione della messa al bando delle navi cisterna a scafo singolo, il divieto immediato di trasporto di oli pesanti da parte di petroliere a scafo singolo e l'applicazione alle navi cisterna di 15 o più anni d'età del Condition Assessment Scheme, lo schema di valutazione dell'efficienza delle navi adottato nel 2001.
Le proposte avanzate dagli Stati UE - ha precisato il segretario generale - saranno sottoposte alle nazioni che aderiscono all'IMO e a quelle che hanno sottoscritto la convenzione MARPOL e saranno successivamente prese in esame nel corso della 49' sessione del Marine Environment Protection Committee (MEPC), in programma nel prossimo luglio presso il quartier generale dell'IMO a Londra. In giugno inoltre il Consiglio dell'IMO si pronuncerà circa lo svolgimento di un'ulteriore meeting del MEPC nel corso di quest'anno, così da permettere al MEPC di programmare un'eventuale nuova sessione nel prossimo dicembre nel corso della quale potranno essere prese in considerazione le misure derivanti dalle proposte per una formale adozione. Un accordo di questo tipo - ha detto O'Neil - potrebbe concedere ai membri dell'IMO un periodo minimo di sei mesi, così come previsto dalla convenzione, nel corso del quale prendere in considerazione qualsiasi emendamento e consentire ai sottoscrittori della MARPOL di prevedere al più presto l'introduzione delle nuove misure.