Il prossimo 22 luglio per l'ispezione delle navi, con l'obiettivo di contrastare più efficacemente l'utilizzo di navi substandard. In particolare le navi cisterna, le chimichiere, le gassiere, le rinfusiere e le navi passeggeri che battono bandiere comprese nella Black List potranno essere bandite dai porti dopo due detenzioni in tre anni se le unità sono classificate nelle categorie "very high risk" o "high risk" della Black List, oppure dopo tre detenzioni in due anni se sono classificate nelle categorie "medium to high" o "medium". Il conteggio delle detenzioni è effettuato a partire dal 22 gennaio 2002. Per le vecchie petroliere di oltre 15 anni d'età ed oltre 3.000 tonnellate di stazza lorda, per le vecchie chimichiere e gassiere di oltre 10 anni d'età, per le rinfusiere di oltre 12 anni d'età e per le navi passeggeri di oltre 15 anni d'età (esclusi traghetti ro-ro e le unità veloci) saranno rese obbligatorie ispezioni approfondite da eseguirsi 12 mesi dopo l'effettuazione dell'ultima ispezione approfondita se il loro "Target Factor" è uguale o superiore a 7. Se inferiore a 7 l'ispezione non sarà obbligatoria Le navi di qualsiasi tipo con un "Target Factor" superiore a 50 saranno inoltre ispezionate un mese dopo l'ultima ispezione nell'ambito del Paris MOU.
Il Paris MOU (The Paris Memorandum of Understanding on Port State Control) è costituito da 19 amministrazioni marittime europee e nordamericane (Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Russia, Spagna, Svezia). Obiettivo dell'organizzazione è l'eliminazione delle navi substandard realizzata attraverso un sistema omogeneo di ispezioni nei porti che fanno parte del Paris MOU e che vengono condotte su navi estere per verificare che rispettino gli standard internazionali di sicurezza e che agli equipaggi siano garantite adeguate condizioni di vita e di lavoro.