Il consiglio di amministrazione della società ferroviaria Inter Ferry Boats (IFB) ha approvato un piano di salvataggio dell'azienda che prevede la razionalizzazione delle attività concentrandole su due filoni: i terminal e la logistica. Il piano ha ottenuto anche il via libera del consiglio di amministrazione del maggiore azionista, l'impresa ferroviaria belga SNCB.
Il piano di risanamento prevede una drastica riduzione delle attività in Francia. Saranno inoltre predisposti modelli operativi differenti per ciascun terminal, con l'obiettivo di migliorarne il funzionamento. Il programma prevede anche la realizzazione di sinergie tra le attività di IFB e quelle della divisione merci di SNCB.
Oggi intanto l'assemblea di Inter Ferry Boats ha esaminato il bilancio 2002, che presenta un giro d'affari di 63 milioni di euro. L'esercizio si è concluso con un passivo operativo di 15 milioni di euro che, con un passivo straordinario di 95 milioni di euro, conduce ad una perdita complessiva di 110 milioni di euro.
Nonostante i pessimi risultati ottenuti nel 2002 il consiglio di amministrazione ritiene che in futuro la società possa registrare performance positive. Secondo i programmi il piano di ristrutturazione dovrebbe consentire di frenare le perdite nel 2003, considerato un anno di transizione. Il punto di break-even dovrebbe essere raggiunto nel 2004.