«A differenza del vino, non risulta che i regolamenti di esenzione per categoria migliorino con l'età». Così il commissario europeo alla Concorrenza, Mario Monti, ha motivato la decisione dell'esecutivo europeo di rinnovare le indagini sulle conference marittime parlando oggi allo Shipper Forum 2003, in svolgimento ad Anversa, organizzato dall'European Shippers' Council (ESC) in collaborazione con Mare Forum.
«Ad oggi - ha ricordato - sono passati quasi sedici anni da quando le esenzioni di categoria per le conference di linea sono entrate in vigore». Monti ha ricordato anche che le esenzioni sono valide solo per un periodo di cinque anni, periodo che deve essere sottoposto a rinnovo se si ritiene che le condizioni per l'esenzione siano ancora valide. «Il regolamento 4056/86 - ha sottolineato - attende una revisione da lungo tempo» Questo regolamento - ha spiegato il commissario europeo - «concede, come sapete, esenzioni di categoria eccezionalmente generose per le conference marittime di linea. Effettivamente l'esenzione per la fissazione orizzontale delle tariffe e la limitazione dell'offerta è così generosa che non ha confronti in qualsiasi altro settore». «Questa generosa esenzione - ha precisato - non è senza importanza per l'economia europea. Nel 1997, l'anno più recente per il quale esistono statistiche complete, il 69% di tutte le merci esportate dall'Unione Europea e il 70% di tutte le importazioni sono state trasportate via mare. Le conference operano su tutte le principali rotte marittime da e per l'UE. Poiché le conference fissano le tariffe per tutte le principali rotte marittime da e per l'UE, e visto che quelle tariffe sono generalmente assunte quale riferimento per le tariffe su quelle rotte marittime, tutte le importazioni ed esportazioni dell'UE trasportate via mare sono influenzate dalle esenzioni di categoria per le conference di linea». Monti ha ricordato inoltre che nello scorso marzo la Commissione Europea aveva invitato governi ed industria ad inviare il loro parere su tali esenzioni (
inforMARE del
27 marzo 2003).
«Una revisione - ha specificato Monti - era inoltre sempre più indifferibile a causa delle restrizioni alla concorrenza eccezionalmente forti autorizzate dal regolamento. Gli accordi o le clausole contenenti queste restrizioni orizzontali alla fissazione dei prezzi e alla limitazione dell'offerta sono normalmente posti sulla lista nera e ciò significa che non hanno assolutamente diritto all'esenzione. Un ulteriore ritardo nell'avvio dell'indagine, quindi, non sarebbe stata una scelta difendibile»